Riparte la Serie B e riparte anche il consueto appuntamento con la rubrica di IamNaples.it “Scugnizzeria in the World”. Moltissimi quest’anno i giovani azzurri mandati a farsi le ossa nella serie cadetta. Dagli ormai veterani quali Vitale o Maiello agli esordienti come Izzo, scopriamo come andato il loro esordio
Avellino – Novara 2-1 (Izzo): doveva essere una festa al Partenio di Avellino e così è stato. Gli irpini riescono infatti a battere il più quotato Novara e battezzano il loro ritorno in B con una convincente vittoria. Rastelli si affida ad un mix di gioventù ed esperienza. Spiccano il bomber Castaldo e il napoletano Pisacane, mentre tra i giovani da segnalare il portiere ex Juve Stabia Seculin e il prodotto della scugnizzeria napoletana Izzo. Proprio quest’ultimo è autore di una diligente prova in difesa, dimostrandosi subito a suo agio anche nella serie cadetta, nonostante qualche piccola e irrilevante sbavatura dovuta più che altro all’emozione. Per quanto riguarda il complesso invece da segnalare un Avellino ben messo in campo, propositivo al punto giusto. Il centrocampo soffre poco e mette Castaldo spesso e volentieri in condizione di poter essere letale. È proprio con un’azione personale che il bomber bianco verde si procura a fine primo tempo il rigore che, trasformato da lui stesso, gli consente di portare in vantaggio i suoi e colpire il Novara nel suo momento migliore.
I piemontesi accusano il colpo e così ad inizio ripresa tocca all’esterno Zappacosta raddoppiare con un preciso rasoterra su assist di Galabinov. L’Avellino ormai è spinto dall’entusiasmo e, a parte un’occasione capitata sulla testa di Gonzales, fa il bello e cattivo tempo. Castaldo e il neo entrato Soncin sprecano l’occasione del 3-0, e permettono al Novara di accorciare le distanze poco prima del 90’ con Faragò. Inutile però il forcing finale dei piemontesi. L’Avellino regge bene negli ultimi minuti e può meritatamente festeggiare il suo ritorno in B con una vittoria. (Giancarlo Di Stadio)
Spezia – Cittadella 0-0 (Dumitru): pareggio tutto sommato giusto per il Cittadella di Dumitru. La gara, che ha vissuto fasi alterne, restando però sempre su binari di agonismo a volte eccessivo, ha visto affrontarsi due squadre ben messe in campo, vogliose di far bene all’esordio. Alla fine però ha vinto più la voglia di non prenderle che quella di segnare il gol decisivo. Buona la prova di Dumitru, che sembra essersi lasciato alle spalle gli atavici problemi di personalità, mostrando invece una buona intraprendenza. Diverse le occasione capitate sul suo piede, peccato non le abbia sfruttate a dovere. (Giancarlo Di Stadio)
Padova – Trapani 0-2 (Ciano): è il risultato che non ti aspetti. Il Padova di Ciano, strafavorito, perde in casa con la matricola Trapani. Risultato che potrebbe però ingannare, visto che la partita è stata tutto sommato equilibrata, con i patavini che in più di un’occasione si sono resi pericolosi anche con lo stesso Ciano (uscito al 75’). Alla fine però ha avuto la meglio l’entusiasmo del Trapani che, grazie ad una doppietta dell’ex Cagliari Mancosu, riesce ad avere la meglio. (Giancarlo Di Stadio)
Siena – Crotone 5-2 (Dezi): va male invece a Jacopo Dezi e al suo Crotone. Il centrocampista assiste dalla panchina alla disfatta dei suoi. Troppo forte il Siena per un Crotone timoroso, in cui spicca il solo Matute, autore dei due gol calabresi. Nel Siena invece a segno Paolucci, Rosina e Pulzetti. Protagonista, ma in negativo, il crotonese Abruzzere, autore di ben due autoreti. (Giancarlo Di Stadio)
Brescia-Lanciano 2-2 (Sepe, Nicolao): un punto per parte per Brescia e Lanciano dopo il 2-2 di questa sera. Alla doppietta di Caracciolo per i padroni di casa, rispondono i gol di Paghera e di Plasmati. In un Mario Rigamonti bagnato da una fitta pioggia il Brescia parte subito forte trovando al 4’ la rete del vantaggio con Andrea Caracciolo che con un delizioso pallonetto supera Casadei. Il Lanciano subisce il colpo e per 20’ si vede solo il Brescia. La squadra di Baroni, però, non ci sta e comincia ad attaccare e ad impensierire la retroguardia avversaria. Fino al gol di Paghera che con uno splendido tiro a giro supera Cragno al 31′. Freddi ed Odu si caricano la squadra sulle spalle cercando a tutti i costi la rete prima dell’intervallo. Nel secondo tempo il Brescia reclama un calcio di rigore per presunto fallo su Freddi sugli sviluppi di un calcio d’angolo. La gara s’incattivisce e scattano molti gialli, fino a quando il Lanciano colpisce un palo clamoroso con Piccolo. Il Brescia cerca di reagire. Le Rondinelle riescono a trovare il gol del vantaggio ancora con Caracciolo che di testa batte Casadei. Sembrerebbe fatta la vittoria per i padroni di casa, ma ci pensa Plasmati a rovinare la festa. L’attaccante, lasciato libero in area, riesce a colpire di testa e ad infilare Cragno. Solo panchina per Giuseppe Nicolao, terzino sinistro di proprietà del Napoli in forza al Lanciano. Mentre Luigi Sepe scontava un turno di squalifica. (Stefano D’Angelo)
Ternana – Carpi 1-0 (Maiello): comincia bene la Ternana di Raffaele Maiello la stagione di Serie B. La squadra di mister Mimmo Toscano supera la neopromossa Carpi di misura, grazie al rigore di Mirko Antenucci, ex Spezia. Buona la prova del centrocampista napoletano, protagonista per tutti i 90’ al centro del campo nel 3-4-2-1 rossoverde. Parte bene il Carpi, che nei primi venti minuti mette in difficoltà i padroni di casa con una buona circolazione di palla e con un’occasione importante al ventesimo, ma alla lunga esce fuori la maggior classe degli umbri, che prima spaventano gli ospiti con Antenucci e Masi, per poi passare in vantaggio proprio con Antenucci al 34’ su calcio di rigore, provocato da un fallo di mano di Romagnoli. Nel finale di primo tempo si rende pericoloso il Carpi in un paio di occasioni con Edgar Cani, molto pericoloso. Nella ripresa si parte senza cambi, il Carpi ha maggior voglia e lo dimostra con Concas al 50’, ma soprattutto al 53’ con Cani, che girandosi in area di rigore colpisce un clamoroso palo. Dopo la girandola di cambi succede molto poco, la Ternana esce praticamente dal campo, col Carpi che prova a fare la partita, ma creando poco e nulla, senza trovare il pareggio per l’1-0 finale. Esordio in Serie B per il napoletano di Scampia Gaetano Letizia, terzino destro ex Pianura ed Aversa Normanna. (Dario Gambardella)
Pescara – Juve Stabia 3-0 (Vitale; Fornito): appuntamento rimandato per le gioie e le esultanze, almeno per la Juve Stabia protagonista di una eclatante debacle in scena allo Stadio Adriatico nella prima giornata di Serie B dove gli uomini di Braglia affrontano il Pescara del neo-tecnico Pasquale Marino, reduci da un’amara retrocessione dalla Serie A, ormai un lontano ricordo. La doppietta di Marino e il sigillo di Brugman battezzano un Pescara incredibilmente inarrestabile mostrando sfacciatamente la superiorità tecnica e tattica sul campo sin dal primo minuto di gioco. Braglia si riconferma in panchina per il suo quarto anno consecutivo e con la voglia di prendersi ancora qualche soddisfazione, ma decisamente non in questa serata e non con questo Pescara. Nessuna sorpresa nella formazione del tecnico gialloblu che ripropone il suo 3-5-2, sulla linea mediana da segnalare la presenza di Luigi Vitale, giocatore in prestito dal Napoli; per l’attacco la nuova coppia Diop – Di Carmine dovrebbe far sperare. Nei primi minuti di gioco la difesa stabiese si lascia trovare impreparata di fronte agli scatti di Mascara . Al 10’ Vitale sottrae caparbiamente una palla al centrocampo innescando un’azione mal governata da Diop. Segue un tiro insidioso di Bjarnason del Pescara. Al quarto d’ora Vitale su punizione non nasconde le sue qualità: parabola precisa, ma Pelizzoli sottrae la palla al tentativo di testa di Murolo. Ancora una volta Vitale in fase difensiva fa un gran lavoro mostrando la tenacia, davvero in forma fisica il 25enne stabiese: al 16’ e al 20’ sono suoi gli interventi che tolgono all’attacco del Pescara la possibilità di inquadrare la porta e rendersi pericolosi. Trascorrono pochi minuti, gli uomini di Marino trovano la rete del vantaggio su cross di Balzano per Maniero che, ben appostato, insacca alle spalle di Branescu senza troppe difficoltà: Pescara 1 – Juve Stabia 0. Il Pescara è lanciatissimo nell’area avversaria sorprendendo una difesa visibilmente sottotono e spaesata; i padroni di casa nella seconda metà del I tempo tentano di concludere la partita ed incredibilmente al 44’ Maniero trova la doppietta su cross di Balzano portando il Pescara sul 2-0: la partita prende una piega inaspettata per Braglia. Nella seconda frazione Braglia impiega Sowe rilevando Diop e la musica sembra cambiare con l’ingresso dell’attaccante gambiano che al 14’ del secondo tempo sfiora la rete su imbeccata di Vitale da punizione che si ripete con la sua impeccabile precisione, altrettanto non dicasi per Sowe che perde l’occasione di accorciare le distanze. Juve Stabia più presente ma non ancora decisiva, il Pescara in costante pressing sottrae facilmente palla escludendo ogni possibilità di costruire il gioco, agli uomini di Braglia manca la fase organizzativa, l’attacco dei biancoazzurri toglie il respiro, uno scatenato Maniero scavalca Suciu, faccia a faccia con il portiere l’attaccante si lascia sorprendere sbagliando un gol praticamente fatto, Branescu d’impatto non lascia passare. Segue l’azione di Gaston Brugman che chiude i giochi creando scompiglio nella difesa gialloblu e battendo l’estremo difensore delle Vespe. Braglia opera l’ultimo cambio: dentro Jidayi e fuori Doninelli quando ormai il Pescara si porta sul 3-0. La partita è destinata a terminare con l’ultima sofferenza data da Ragusa che sbaglia il colpo del 4-0. Nulla da fare per la Juve Stabia che per il quarto anno consecutivo rinnova una tradizione-maledizione, sconfitta all’esordio da un Pescara insormontabile per tutto il tempo della partita. Nel Pescara neanche convocato l’azzurrino classe ’94 Giuseppe Fornito che ha visto dalla tribuna la vittoria dei suoi compagni (Danny Petriccuoli)
Servizi a cura di Giancarlo Di Stadio, Stefano D’Angelo, Dario Gambardella, Danny Petricciuoli
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