Roberto De Zerbi, ex calciatore del Napoli e attuale tecnico del Sassuolo, ha rilasciato le seguenti dichiarazioni in mixed zone in seguito alla sconfitta rimediata contro l’Empoli: “dobbiamo scusarci con la società, la proprietà, la gente che ci è venuta a vedere da Sassuolo e dobbiamo tenerla bene a mente questa partita sapendo che purtroppo anche se non dovrebbe essere così, nel calcio succedere e tenerla presente, cercare di ripartire da domani pensando alle cose che ci sono servite per fare delle buone prestazioni. Dipende sicuramente dall’aspetto tecnico e tattico ma prima di tutto dall’aspetto caratteriale, motivazione, personale di tutti noi singoli”.
Avevi qualche premonizione su questa sconfitta?
“No, conosco bene la squadra perché ci metto non solo l’aspetto di conoscenze di questo lavoro ma anche i rapporti. Conosco i pregi e i difetti dei miei giocatori, del mio gruppo che è giovane, vive di alti e bassi di concentrazione e i giocatori fanno due-tre partite fatte bene, benissimo e alla quarta ti lasciano a piedi, e probabilmente quando dico che la responsabilità è mia è che magari mettere qualcuno più di più esperto che è già passato da queste situazioni, ci avrebbe facilitato un po’ il compito. Poi bisogna anche sbattere la faccia perché se un giovane non trova mai delle partite come queste dove c’è l’altra squadra più esperta, organizzata, che vuole salvarsi e mette il 100% dentro, devi anche capire che nel calcio ci sono partite come contro l’Inter dove si può giocare e partite come oggi”.
Serve più carota o più bastone questa settimana?
“Serve come sempre un po’ di tutti e due. Noi dobbiamo pensare che siamo in una società importante dove i complimenti nel calcio te li fanno la domenica e la domenica dopo sei subito criticato. Questa è la normalità, bisogna accettarla e dobbiamo conquistarci la conferma per l’anno prossimo, tutti, giocatori, io, perché poi non basta fare una-due partite fatte bene, bisogna dare continuità e arrivare presto al nostro obiettivo, perché ancora il nostro obiettivo non è così sicuro anche perché poi siamo in una fase in cui possiamo rimanere aggrappati sopra ma possiamo essere risucchiati sotto quindi dobbiamo tenere sempre la sbarra dritta”.
Una classifica abbastanza tranquilla potrebbe aver inciso?
“Anche io penso che possa essere questo ma è questa la cosa che mi fa arrabbiare ancora di più. Se noi fossimo stati stanchi, se fossimo poco preparati dal punto di vista, perché può essere anche che la partita sia quella, non solo motivazionale, perché se no non si spiega una prestazione di questo tipo. Ci sono tanti fattori, l’aspetto motivazionale non può averlo un giocatore giovane, allenato da un allenatore più giovane, noi non possiamo non avere motivazione, sennò dobbiamo cambiare mestiere, dobbiamo andare a fare altro nella vita perché abbiamo 30 punti con le squadre davanti a noi che possiamo raggiungere perché negli scontri diretti il campo ha dimostrato che non siamo inferiori, noi dobbiamo trovare continuità di rendimento mentale, dobbiamo avere la cattiveria solita sia quando giochiamo a Milano con l’Inter, siamo quando giochiamo con l’Empoli, sapendo che queste sono più difficili ancora”.
Domenica c’è la SPAL?
“Domenica c’è la SPAL che è un’altra partita uguale”.
fonte: TMW
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