Beppe Sannino è di Ottaviano ma così a Sud non si era mai spinto per allenare. Una stagione a Cosenza, quasi una parentesi di una vita passata a vincere e a conquistare promozioni sulle panchine minori della Lombardia, con qualche deviazione al Sud Tirol e un’altra in Toscana. Dopo tanta gavetta e dopo aver lavorato anche in ospedale eccolo a Palermo, alla corte di Zamparini che di allenatori in 25 anni di presidenza ne ha messi alla porta trentacinque. E Sannino la lettera di esonero non l’ha mai ricevuta.
Che idea si è fatto dell’affondo durissimo di Mazzarri contro gli arbitri e la Juventus?
«Ognuno vede il calcio a modo suo, a seconda di quello che il campo gli trasmette. Comprendo Mazzarri e la sua amarezza per quanto vissuto in prima persona. Capisco le sue ragioni e quello che ha vissuto sul campo. Non vorrei, però, che dopo questo can can mediatico il Palermo sia vittima di quello che il Napoli ha subito in Supercoppa».
Sta mettendo le mani avanti?
«No, non fa parte delle mie abitudini. Però non vorrei che alla fine fossimo noi a dover pagare il prezzo delle lamentele di Mazzarri. E questa è una cosa che non manderei giù molto facilmente».
È curioso di vedere il suo Palermo contro gli azzurri?
«Tutte le stagioni sono importanti. Si comincia sempre daccapo. Ho trovato una squadra con grandi individualità, ma i calciatori sono bravissimi se si mettono al servizio della squadra».
Come si ferma il Napoli?
«Arriva una squadra molto forte, carica di elogi e di voglia di tornare a primeggiare. Sotto l’aspetto tecnico, comunque, non partiamo battuti. Noi non faremo mai le comparse, contro nessun avversario».
Ha visto l’amichevole con l’Olympiacos?
«Sì, ma Mazzarri non ha schierato la formazione che giocherà alla Favorita. Comunque, chiunque giochi, loro restano una grande squadra. Metteranno in campo il meglio».
Il Napoli può vincere lo scudetto?
«Il Napoli è una formazione attrezzata per il titolo: giocano insieme da tanti anni e sono guidati da un allenatore bravo e molto preparato».
Secondo lei manca ancora qualcosa al Napoli per essere il vero antagonista della Juventus?
«Faccio fatica a guardare a casa mia, figurarsi se guardo altrove. Però mi sembra davvero che abbia un organico completo in tutti i reparti».
Cosa ha di diverso il Sannino di Siena rispetto a questo di Palermo?
«Lo diranno il tempo ed il campo. Il Sannino uomo resterà sempre tale, così come lo conoscete da sempre. Il Sannino allenatore è quello che parte con tanto entusiasmo e voglia di fare bene e solo il campo e il lavoro diranno chi sarà il Sannino di Palermo. Io sono molto carico».
Non ci sarà Pandev ma debutterà Lorenzo Insigne.
«Insigne non mi spaventa, è molto bravo ma non temo solo lui. Il Napoli ha una buona organizzazione e, se manca Pandev, c’è sempre qualcuno che può sostituirlo senza farlo rimpiangere. Dobbiamo fare molta attenzione alle loro soluzioni offensive».
Zamparini di lei ha detto: «È il mio miglior acquisto».
«Spero che lo dica anche alla fine del campionato».
Fonte: Il Mattino
La Redazione
M.V.
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