Vasco Regini, difensore della Sampdoria ed ex calciatore del Napoli, ha rilasciato un’intervista a La Gazzetta dello Sport. Ecco gli stralci più interessanti: “L’infortunio? Già prima della risonanza avevo intuito la gravità dell’infortunio. Nella malasorte, sono stato quasi contento che oltre al crociato non avessi subìto altri danni. Io ci ho messo la volontà, ma chi ha lavorato intorno a me, dal professor Borino a tutti i fisioterapisti, ha fatto cose egregie. Ma lo sapevo: ricordo bene i recuperi di ex compagni come Viviano e De Silvestri. Sono rimasto ricoverato per dieci giorni, e in quel periodo è nata la mia secondogenita, Maria Vittoria: uno stimolo mentale in più a ritornare in fretta. Non ancora al cento per cento, perché mi manca il ritmo partita, ma fisicamente mi sento bene. Già tre mesi fa ho iniziato a fare parzialmente i primi allenamenti con la squadra. Ed è stata una vittoria. Ora la pausa mi servirà a presentarmi alla ripresa del lavoro al livello dei compagni. Mi manca forse solo un po’ la reattività nel leggere alcune situazioni di gioco. Super stagione della Samp? Se ripenso alla gestione-Mihajlovic, a livello di punti facemmo addirittura l’andata un po’ meglio, anche se ora siamo più avanti in classifica. Il nostro andamento, però, è sicuramente al rialzo, speriamo di continuare così anche nel ritorno. Ci può essere stato qualche passaggio a vuoto, ma è normale. La nostra unica pecca nel passato è stata quella di non essere riusciti a confermarci sullo stesso trend anche nella parte finale del girone di ritorno”.
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