Arrigo Sacchi risponde alle accuse di razzismo. L’ex ct della Nazionale ha recentemente dichiarato “ci sono troppi giovani di colore nei settori giovanili”, scatenando inutili polemiche in merito. Attraverso le pagine dell’edizione odierna de Il Corriere della Sera, l’ex allenatore del Milan ha dichiarato: “Sono stupito. La mia storia, il mio presente, parlano per me. Come si fa a descrivermi come un razzista. Ho allenato per trent’anni, a ogni livello, e non ho mai fatto distinzioni di pelle. Sa quando abbiamo litigato il Milan e io? Quando io volevo ingaggiare Rijkaard e la società puntava a Borghi. Rijkaard è di colore, però mai e poi mai ci siamo messi a parlare di bianchi o neri, ma di gioco, di talento, di adattabilità alle mie idee. E io ho preso Rijkaard e non Borghi. Credo che i fatti mi abbiano dato ragione. E poi io non ho mai detto ‘troppi giovani di colore’. Ho commesso un’imprudenza, lo ammetto, ma in un discorso più ampio che riguardava i settori giovanili ho accennato a ‘tanti giocatori stranieri, tanti giocatori di colore’. Una frase che è stata strumentalizzata, fino all’accusa di razzismo. Negli attacchi alla mia persona, alla mia cultura, riscontro un moralismo, un populismo, un opportunismo vigliacco. O pensano che io sia impazzito e mi metta a fare discorsi razzisti, oppure vogliono cercare una vetrina, ribadisco, ricca di demagogia e populista”.
Fonte: TMW
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