L’ennesimo caso di razzismo è la dimostrazione di quanto in Italia ci sia ancora tanto da lavorare dal punto di vista della tolleranza reciproca. Episodi di questo genere o di violenza sono ormai all’ordine del giorno, segno che la situazione sta sfuggendo di mano. Ma ora è il momento di dire basta.
Lo ha affermato stavolta l’attaccante della Sampdoria Gregoire Defrel, che intervistato dal Corriere dello Sport si è espresso in merito ai buu razzisti rivolti nei confronti dello juventino Moise Kean durante Cagliari-Juventus di tre giorni fa: “Sarebbe l’ora che questa storia finisse. Spero che l’Italia riesca a sconfiggere il razzismo che però non è solo nel calcio. Come fare? La campagna che sta portando avanti l’Inter dopo il caso Koulibaly è giusta e intelligente. E’ importante che la gente in vista prenda la parola e lanci messaggi di un certo tipo. Serve per educare la società in generale oltre che i tifosi. Fermare le partite in caso di cori e buu razzisti? E’ una delle soluzioni che è ragionevole prendere in considerazione, ma senza esagerare perché altrimenti pochi cretini potrebbero approfittarsene”.
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