TORINO – Questo è un pubblico da serie A ma non perda la sua umiltà: questo il concetto che il presidente Walter Taccone ha espresso ai numerosi compagni di viaggio in attesa di salire sul treno affollato di irpini. La carovana dei 35 pullman era ormai in viaggio da molte ore e ai componenti dell’imponente spedizione il massimo dirigente ha rivolto parole di elogio e una raccomandazione: «E’ importante non perdere la reale dimensione della situazione. Abbiamo fatto un figurone nel tempio della Juventus, dove i nostri tifosi hanno ricevuto l’apprezzamento di quelli juventini, raramente prodighi nei confronti degli avversari. Da ogni parte è stata sottolineata la correttezza e la sportività della nostra gente che merita sicuramente la A ma adesso dobbiamo tornare alla realtà, al campionato di B, La nostra forza sono i tifosi e farò di tutto per centrare un desiderio che è anche mio», s’è sbilanciato Taccone.
POSSIBILITA’ – Alla serie A il presidente pensa, eccome. Svelava: «Con i dirigenti juventini s’è parlato anche di mercato, e della possibilità di rispolverare antichi rapporti. Abbiamo tre partite prima della fine del girone di andata da cui potranno venire fuori le indicazioni giuste: tra Modena, Reggina e Padova possiamo fare un ottimo bottino e riconsiderare molte cose alla riapertura del mercato».
TIFOSI – Onorati per l’accoglienza ricevuta e inorgogliti per la splendida coreografia offerta nello spicchio di stadio loro riservato, per i tifosi irpini è stata un’esperienza meravigliosa. Particolarmente gradito il pensiero di Rastelli: «E’ un piacere vedere gente entusiasmarsi così. Dispiace avere preso gol così presto ma il nostro pubblico ha compreso che la differenza di valori era enorme contro un avversario stratosferico. E’ stata una serata indimenticabile ma la nostra tifoseria dovrà sostenere l’Avellino allo stesso modo anche in casa», ha detto Rastelli che è riuscito a strappare ad Antonio Conte la promessa di potere seguire un paio di allenamenti della Juventus nel periodo in cui il campionato di B resterà fermo.
D’ANGELO – Sveglia libera, poi quattro passi dinanzi allo stadio dove l’Avellino ha assaporato il calcio che conta. Non c’è stato tempo per visitare il museo della Juventus, l’intero impianto, perché a mezzogiorno era in partenza l’aereo per Napoli. Nel ventre dello stadio, oltre che sul rettangolo di gioco, però, i calciatori dell’Avellino hanno vissuto momenti particolari. «Abbiamo fatto lo scambio delle magliette coi giocatori della Juventus e tante foto insieme, ho ricevuto l’apprezzamento di Angelo Alessio, cilentano come me», raccontava con emozione Angelo D’Angelo da Ascea, dove i 323 iscritti allo storico Juventus Club hanno preparato una medaglia ricordo da consegnare al centrocampista dell’Avellino per l’ottima prestazione espressa contro la Juve. Il presidente Ovidio Sacco che è anche referente regionale degli Juventus Club e il segretario Leopoldo Belfiore stanno preparando l’evento al quale sarà invitata anche la squadra di Rastelli durante la pausa del campionato.
PENSIERI – Foto ricordo, dvd della partita, momenti indelebili da ricordare per tifosi, dirigenti e giocatori alcuni dei quali hanno affidato ai social network le loro sensazioni, come il terzino Pisacane che ha scritto: «Bellissima esperienza grazie a Dio e all’Avellino», oppure Soncin che ha rivolto ai tifosi irpini questo omaggio: «L’applauso dello Juventus Stadium,un giusto tributo per una tifoseria da serie A» e addirittura Fabbro che è andato oltre: «Per un attimo pensavo fosse il Celtic in Champions e invece erano i nostri indescrivibili tifosi». A mezzogiorno si torna al lavoro, per prepararsi alla gara contro il Modena in programma domenica all’ora di pranzo. «Che il Partenio sia come lo Juventus Stadium», è l’auspicio di Rastelli.
Fonte: Corriere dello Sport
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