Rafa Benitez: “Al Real lavoro meno sulla tattica rispetto a Napoli”

Sorrisone bello stampato in volto, perché lassù in cima alla classifica si sta davvero bene. Dopo i tre punti del San Mames, Rafa Benitez guarda tutti dall’alto con il suo Real Madrid ma… “Ok, i numeri sono buoni. Ma la corsa non si vince alla prima curva”. Lavorare, lavorare e lavorare, il prossimo passo si chiama Malaga. Potrebbe riposare Modric, sicuramente non ci saranno Ramos e Pepe, infortunati. Ma nessun problema, con questo Varane… “Quando un giocatore come Varane gioca così bene significa che c’è stato un ottimo lavoro alle spalle, di chi l’ha cresciuto. Io stesso possiedo un corpo tecnico di alto livello che lavora bene con lui e per lui. A tutto questo aggiungiamoci le sue qualità… sta facendo bene”. Su Cristiano? “Il giocatore più importante in una squadra è quello che può fare gol. Per questo Cristiano resta sempre in campo. E’ talmente forte che mi piace vederlo segnare. E poi lui fisicamente sta bene, è quello con il picco di velocità più alto”. Differenze tra Italia e Spagna. “Quando ero in Italia dicevano che non cambiavo mai il 4-2-3-1. Lì dicevano che ero troppo offensivo, qui dicono il contrario. Prima dell’Atheltic mi sono visto la partita che il Real aveva giocato l’anno scorso contro di loro e così ho deciso di utilizzare il 4-3-3. Certo è che qui nel Madrid lavoro meno sulla tattica rispetto a quando allenavo il Napoli, per via delle caratteristiche dei giocatori”. Altra curiosità: “Dall’Italia seguivo molto i programmi televisivi spagnoli e vedevo quanto si stesse attenti al labiale. Ora, consapevole di questo, mi arrabbia dentro me stesso perché non se ne accorga nessuno”.