Dalla cronaca sportiva a quella nera, a volte il passo è breve. Zlatan Ibrahimovic avrebbe potuto fare il poco piacevole tragitto se Peter Mangs, serial killer svedese, fosse riuscito a mettere in pratica la tremenda iniziativa che si era proposto di portare a termine.
Come rivela nella propria autobiografia, Mangs, attualmente in prigione, qualche anno fa aveva puntato Ibrahimovic a Malmö, città d’origine del centravanti del Paris Saint-Germain. Senza avere però la possibilità di sparargli mentre il giocatore stava salendo in auto.
“Non avevo un’arma a disposizione in quel momento – il suo racconto da brividi – ma avevo bene in mente il potenziale di quella scena. Così mi sono precipitato a casa per cercare una pistola. Sono tornato sul luogo, ma la Ferrari di Ibrahimovic non c’era più. Se lo avessi ucciso, mi immagino il rumore che avrei scatenato sui media”.
Insomma, Ibrahimovic può a pieno diritto dire di avere posticipato l’appuntamento con la morte. Mentre Mangs non potrà più fare del male a nessuno: due anni fa è stato infatti condannato all’ergastolo per due omicidi e otto tentati omicidi.
Fonte: goal.com
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