A volte è giusto guardarsi indietro, studiare il passato, le lezioni e le indicazioni che esso sa dare. Historia magistra vitae non è solo una delle frasi più significative consegnate ai posteri dall’Impero Romano ma anche una visione del mondo molto attenta a ciò che è avvenuto nel passato.
Un anno fa di questi tempi il Napoli non aveva né l’allenatore né il direttore sportivo, con Benitez diretto al Real Madrid e Bigon al Verona ma già stava operando sul mercato.
De Laurentiis prelevò Valdifiori dall’Empoli prima di accordarsi con Sarri e Giuntoli e costruire la struttura e gli equilibri che l’hanno poi portato ad una stagione tanto bella quanto inattesa, con il ritorno in Champions e il sogno scudetto coltivato a lungo.
A distanza di un anno, la storia in parte si sta ripetendo. Stavolta c’è Giuntoli, il suo ruolo, però, non sembra essere molto diverso da quello che rivestiva Bigon. Il presidente De Laurentiis detta la linea, il direttore sportivo funge da mediatore tra le varie esigenze del club azzurro, dalle ragioni di bilancio a quelle tecniche.
Il primo acquisto di questa sessione estiva arriva dall’Empoli così come un anno fa, si è passati da Valdifiori a Tonelli ma riguardo alla panchina aleggia ancora l’incertezza. De Laurentiis ha un’opzione riguardo al rinnovo di Sarri, la può esercitare fino al 31 Maggio ed è nelle sue intenzioni esercitarla. Sarri attende che, invece, sia fatta chiarezza, sia rivisto un contratto che non corrisponde più al valore del lavoro svolto durante questa stagione, alle plusvalenze regalate al club, all’accesso diretto alla Champions League e agli introiti ottenuti dal club in virtù di questo risultato.
De Laurentiis va avanti sul mercato rinviando la questione Sarri con la sicurezza di chi ha il coltello dalla parte del manico. E’ arrivato Tonelli, si lavora per Lapadula dopo l’accordo raggiunto con il Pescara, s’attendono sviluppi in merito a Vrsajiko, Klaassen ed Herrera. Le spine arrivano, però, sul fronte rinnovi: da Higuain a Koulibaly, passando per Ghoulam, Hysaj e Insigne, c’è un mare di complessità da affrontare per il Napoli i cui gioielli sono molto richiesti sul mercato dopo una stagione esaltante. De Laurentiis è convinto che non ci saranno problemi riguardo alla permanenza di Sarri, si muove interpretando anche le idee del suo allenatore. Tonelli è un nome gradito all’allenatore, un difensore che avrebbe voluto già a gennaio quando in realtà è stato impostato l’accordo con l’Empoli e con il calciatore formalizzato poi la settimana scorsa. Lapadula ha le caratteristiche giuste per ricoprire il ruolo di vice-Higuain. Il centravanti classe ’90 accetterebbe la panchina in modo più tranquillo rispetto a quanto fatto da Gabbiadini, che naturalmente esprime uno spessore nettamente superiore rispetto al bomber del Pescara e tatticamente ha il profilo giusto per essere utile sia in un attacco a tre che a due. Il 4-3-1-2 è, infatti, un’idea mai tramontata, una prospettiva che sarà rivalutata in vista della prossima stagione.
La pianificazione non può escludere Maurizio Sarri che merita di essere il protagonista assoluto nella costruzione dell’organico, nella definizione degli obiettivi e di tutto il lavoro da compiere per vivere una stagione che presenta la bellissima ma insidiosa novità della Champions League. Il Napoli rappresenta un’anomalia nei consueti schemi del calcio ma De Laurentiis non tiri troppo la corda e soprattutto dia valore alla sua scommessa di un anno fa, adeguandola a quanto fatto da Maurizio Sarri, che va messo subito al centro del progetto tecnico.
Ciro Troise
