Quella della Presentazione di “Più difficile di un Mondiale“, ultima opera del giornalista, scrittore ed etico del pallone Raffaele Ciccarelli, é stata un’ottima occasione per trattare di calcio, gioco e attività sociale, e dei problemi che troppo spesso lo macchiano. L’ autore propone al mercato degli appassionati : ” Il racconto della massima competizione europea dalla sua nascita, in Francia nel 1960, al terremoto del ‘calcioscommesse’, da qualche mese argomento tristemente attuale, dell’Europeo d’Italia nell ’80; dalla Storica ‘vittoria della monetina’ della nostra Nazionale agli Europei del ’68 all’esclusione di Criscito da quelli vicinissimi di Ucraina e Polonia. Un racconto che spesso ricalca la Storia del Vecchio Continente, non solo dal punto di vista sportivo.”
Alla Distilleria della Feltrinelli di Pomigliano d’Arco, in via Roma, si sono incontrati quest’oggi eminenti personalità del calcio e lo sport campano, a partire dall’Avvocato Salvatore Colonna, Presidente FIGC- C.R. Campania e Vice Presidente Nazionale S.G.S. che ha illustrato agli astanti l’opera di Ciccarelli e ha colto l’occasione per trattare importanti temi concernenti il calcio e la sua profonda stratificazione sociale: “Più difficile di un Mondiale è una sorta di manuale degli europei di calcio, uno sport che spesso, a partire da decenni addietro, perde la sua natura prettamente ludica e vede intrecciarsi nei suoi eventi fatti di vita sociale, politica. Esso cerca di spiegare quanto il calcio influenzi la vita che ci circonda e quanto si faccia da essa influenzare: un motivo che deve spingerci a far sì che esso sia insegnato e diffuso ai giovani, proprio come un vero modus vivendi che coinvolga chi lo pratica sin dalla tenera età. Chi insegna dev’essere gente competente, educatori veri che spieghino e facciano accettare alle loro giovani squadre che prima di diventare grandi calciatori si deve diventare grandi persone. Il loro apporto è importante specie in quelle zone dove i ragazzi sono abituati a vivere nel degrado.”
Chi è sempre stato attivo nella salvaguardia di queste giovani persone spesso nate sotto una stella meno fortunata della nostra, è di sicuro Don Aniello Manganiello Presidente dell’Oratorio Don Guanella. Da sempre simbolo della lotta alle strade sbagliate, alle mafie e al degrado, Don Aniello è intervenuto alla presentazione del libro sugli Europei come esempio vivente di quanto calcio, nell’accezione ludico-educativa del termine, e vita sana possano andare a braccetto. Ma non si parli di eroi: ” Desidero chiarire che chi, nel suo piccolo, vive quotidianamente nella legalità, contrasta il marcio della società ad ogni livello. Non ci devono essere eroi o preti anti-mafia, come spesso mi hanno chiamato per il mio impegno contro l’illegalità, dobbiamo capire che possiamo e dobbiamo essere un pò tutti così. Guardate la Polonia, il cui popolo, dopo anni di dominazione comunista, è riuscito a rialzarsi, sia economicamente che civilmente: lì il PIL è in aumento e uno dei fiori all’occhiello di questa ripresa sociale sarà l’opportunità di organizzare con l’Ucraina i prossimi Europei di Calcio.”
A rappresentare la figura dell’allenatore-educatore Felice Mollo, tecnico della Berretti del Napoli Campione d’Italia nella scorsa stagione, Franco Villa, ex allenatore della squadra della Città dell’Alfa e grande forgiatore di giovani talenti poi affermatisi e mister Nino Scarfato, vecchia gloria del calcio campano. Il quadro degli ospiti si completa con il celebre ex calciatore partenopeo Gianni Improta, gli ex Pomigliano Nicola Panico e Gianni Buonanno, i noti volti del giornalismo campano Michele Pisani e Nando Troise, Carmine Testa consulente editoriale de Il Corriere del Pallone nonché editore dell’opera e il Tutore delle Forze dell’Ordine del Comando di Castello di Cisterna Gennaro Tiano.
Più difficile di un Mondiale, Storia degli Europei di calcio – Edizioni Sud, che si presenta al mercato ad un prezzo, 9.90 Euro, “politically correct” (a detta dello stesso Ciccarelli), vuole quindi essere una scorrevole ed interessante lettura dedita a stuzzicare e sensibilizzare il lettore verso i risvolti storici della massima competizione continentale di un sport, il calcio, da sempre a stretto contatto con l’andare dei tempi. D’altronde il bello del calcio è proprio questo e saper trarre quanto di buono esso può insegnare ad ognuno di noi non può che giovare ad una società, la nostra, a volte contaminata, malata.
Dal Nostro Inviato Mirko Panico
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