Con la stesura di una lunga scheda tecnica, l’INAIL ha riferito il numero e le categorie di persone più colpite dal Coronavirus sul luogo di lavoro: “I contagi sul lavoro da nuovo Coronavirus denunciati all’Inail tra la fine di febbraio e il 4 maggio sono 37.352.
I casi mortali segnalati all’Istituto nello stesso periodo sono 129. Dall’analisi per professione dell’infortunato emerge che la categoria dei “tecnici della salute”, che comprende infermieri e fisioterapisti, con il 43,7% dei casi segnalati all’Istituto (e il 18,6% dei decessi) è quella più colpita dai contagi, seguita dagli operatori socio-sanitari (20,8%), dai medici (12,3%), dagli operatori socio-assistenziali (7,1%) e dal personale non qualificato nei servizi sanitari e di istruzione (4,6%). Dati ancora più significativi se si considera che la platea Inail, riferita ai soli lavoratori assicurati, non comprende categorie particolarmente esposte al rischio di contagio, come quelle dei medici di famiglia, dei medici liberi professionisti e dei farmacisti”.
L’età media dei contagiati è di 47 anni per entrambi i sessi, ma sale a 59 anni (58 per le donne e 59 per gli uomini) se si concentra l’attenzione sui soli casi mortali. A ulteriore conferma della maggiore vulnerabilità al virus delle fasce di età più elevate della popolazione, il 43,1% delle denunce e oltre due decessi su tre riguardano i lavoratori tra i 50 e i 64 anni. Più del 20% dei casi mortali, inoltre, ricade nella fascia di età oltre i 64 anni”.
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