Il noto programma sportivo “Sfide” in onda su Rai 3 ha raccontato la storia di Fabio Pisacane, giovane terzino destro napoletano che ha militato nelle file del Lumezzane nell’ultima stagione.
Un ragazzo come tanti, al quale, però, il destino riservò una brutta sorpresa all’età di soli 16 anni: gli diagnosticarono la sindrome di Guillan Barrè, una malattia rara che colpisce i nervi del cervello, e che porta alla morte. Dopo una settimana di coma i medici dissero che non si poteva più nulla, ma lui miracolosamente guarì, riuscendo a vincere la sua prima battaglia e debuttando perfino in Serie B al Genoa con Serse Cosmi in panchina. Dopo l’esperienza in Liguria, il giovane Fabio cambia alcune squadre: Cremonese, Lanciano, Lumezzane, Ancona e il ritorno con il Lumezzane dove ha giocato nella stagione scorsa.
La seconda battaglia che il giovane dei Quartieri Spagnoli ha dovuto affrontare è tutta un’altra storia rispetto all’antecedente. Proprio quest’anno, a poche giornate dalla fine del campionato di Lega Pro, Pisacane ha ricevuto una chiamata, dall’altra parte della cornetta il DS del Ravenna Buffone, squadra che avrebbe dovuto affrontare con i suoi compagni la giornata successiva. La richiesta del dirigente fu a dir poco agghiacciante: “Ti do 50mila euro, a patto che mi fai vincere la partita!”. Sconvolto davanti ad una proposta simile, il giovane terzino destro si rivolse al suo presidente ed al suo allenatore, deciso nel voler denunciare il tutto. La denuncia ha portato la penalizzazione di 7 punti per il Ravenna e Buffone, svanito il sogno promozione, ha così iniziato a scommettere contro la propria squadra. Il risultato? il DS del Ravenna è stato arrestato per associazione a delinquere finalizzata alla truffa ed alla frode in competizioni sprtive. Ora è ai domiciliari.
Inoltre, prima della partita contro il Ravenna, gli fu chiesto se se la sentisse di giocare e lui ha preteso di scendere in campo: “Non possono togliermi l’evento per cui io lavoro tutta la settimana. Segnare in quella partita sarebbe stata la ciliegina sulla torta”. La partita terminò 0-0 con Pisacane migliore in campo. Questo, però, conta ben poco; quel che conta è che quel ragazzo dei Quartieri Spagnoli ha vinto la sua seconda battaglia, quella protesa alla difesa della legalità. Lui, un 25enne dal cuore d’oro, può considerarsi un vero e proprio eroe che sulla sua stessa pelle ha conosciuto il profondo scontro tra legalità ed illegalità! La palestra di vita praticata nella città di Napoli, dove questo conflitto è prassi quotidiana, gli ha dato le forze per combattere questa battaglia con grande coraggio.
Stefano D’Angelo
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