Il Parma Calcio ha indetto una conferenza stampa dopo l’allenamento a porte chiuse di oggi: è presente la Prima squadra.
Verso le 17,30 in sala stampa arriva la squadra al completo con al centro capitan Alessandro Lucarelli, che è molto arrabbiato. Dice il capitano: “Era doveroso metterci la faccia. Ci stanno gettando m… addosso. Mer… non su dei giocatori ma su dei padri di famiglia. La nostra unica colpa è aver perso una partita”.
“Al giornalista del Mattino (il giornale di Napoli che ha dato la notizia, ndr) chiedo di suonare a tutti i campanelli del condominio. Chiediamo per primi di indagare. Chiediamo solo scusa per la sconfitta. Vogliamo che i tifosi siano orgogliosi. Sono garante della squadra: garantisco per loro”. “Hanno voluto scatenare apposta questo poverone”, continua il capitano.
I giornalisti chiedono chi abbia interesse in questa vicenda. Schianchi dice che ha parlato con quelli del condominio. Lucarelli risponde: “Siamo i primi a voler sapere se c’è qualcosa di anomalo” (la squadra rumoreggia).
Lucarelli è molto arrabbiato e si scaglia contro il giornalista del Mattino: “Voglio guardare in faccia i miei figli. Non abbiamo nulla da nascondere, non dobbiamo né vogliamo difenderci; vogliamo chiarezza”.
Il giornalista Schianchi, facendo una domanda in conferenza stampa, parla di un quartiere che ha scommesso su un risultato strano che si è verificato… “E’ un’ombra”. Capitan Lucarelli risponde: “Quale ombra? Vogliamo sapere chi ha dato la soffiata”.
Carra interviene: “Tutti questi milioni arrivati a Pozzuoli?”.
Faggiano ribadisce: “Siamo i primi a volere un’inchiesta”.
Lucarelli: “Qualunque controllo sia benvenuto. Siamo i primi a volerlo sapere”.
In conferenza stampa interviene il giornalista Vanni Zagnoli: “Il Parma è ripartito… un peccato per questa avventura. Perché è nata?”. Risponde Lucarelli: “Per noi ombre non ce ne sono”. Il giornalista chiede: “E’ un complotto?”. Lucarelli: “Lo escludo al 150 per cento”.
Faggiano ripete: “Tutti questi soldi? 50 milioni a Pozzuoli… diventa Montecarlo. Se abbiamo fatto cose disoneste è giusto che ci impicchino in piazza”. Interviene Calaiò: “Abbiamo perso con il Fano e nessuno ha detto nulla, ci mettiamo la faccia”. Lucarelli: “I social fanno più male della grandine”.
Sandro Piovani (Gazzetta di Parma) in conferenza stampa: ci sono segnalazioni postume su scommesse “anomale”, qualcuno non vi ha messo in mezzo…?”. Lucarelli: “Per noi finisce qui. Dobbiamo ripartire per vincere. Andare in B. Noi siamo questi e non abbiamo nulla da nascondere”.
SCOMMESSE SU PARMA-ANCONA, IL COMUNICATO DEL PARMA
Il Parma Calcio 1913 esprime profondo stupore e totale disgusto in merito all’articolo pubblicato oggi dal quotidiano “Il Mattino” di Napoli e integralmente ripreso e rilanciato da altri organi di stampa , attraverso il quale si adombrerebbe – senza mezzi termini – l’insopportabile sospetto di una combine relativa alla partita Parma-Ancona. La scialba prestazione di domenica scorsa è stata senza giustificazioni dal punto di vista calcistico. Ma tanto quanto la società è rimasta arrabbiata e delusa dal comportamento sul campo dei propri tesserati, tanto quanto è totalmente al loro fianco e difesa rispetto a voci, sospetti, accuse assurde e infamanti per uno sportivo. Un conto è tollerare che certe cose vengano scritte su Facebook, regno delle leggende urbane e degli sfoghi di pancia. Un conto è che le “voci” da Facebook passino ad avere spazio e rilevanza su quotidiani nazionali. Riportando soltanto alcune frasi dell’articolo, vi si afferma che “a Pozzuoli centinaia di scommettitori hanno azzeccato il risultato esatto e hanno sbancato, incassando cifre che oscillano da 100mila a 225mila euro a testa”. Ragionando per difetto, si tratterebbe di decine e decine di milioni di Euro vinte a Pozzuoli in un weekend. Una cifra enorme. L’autore dell’articolo ha qualche riscontro oggettivo di questo fatto? Nell’articolo a supportare questa tesi si riportano inoltre le voci di un “gestore di un circolo ricreativo”, di “un ragazzo di Arco San Felice”, di “un condominio”, di “un noto ristoratore”. Chi sono queste persone? C’è qualche riscontro alle loro presunte affermazioni su fatti così gravi? Non si possono trattare argomenti così delicati e gravi con così tanta superficialità. Se ci fossero riscontri oggettivi e prove di quanto affermato, si denunci senza alcun indugio alle autorità competenti. Il Parma Calcio sarebbe il primo soggetto interessato e vittima di un abominio simile. Ma se queste notizie clamorose altro non fossero che il venticello della calunnia e dei sospetti gratuiti, conditi con un po’ di sensazionalismo da social network, ci troveremmo di fronte a gravissime calunnie e diffamazioni a mezzo stampa a fronte delle quali il Parma Calcio 1913 evidentemente non può restare inerte, sia nei confronti di chi le produce sia nei confronti di chi le rilancia”.
Fonte: Gazzettadiparma.it
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