Euro Cup amara per le napoletane proprio in vista del traguardo. Acquachiara Carpisa Yamamaye e Dooa Posillipo escono in semifinale, eliminate da Spartak Volgograd e Mladost Zagabria. E se per l’Acquachiara era difficile prevedere l’accesso alla finale dopo la sconfitta all’andata alla Scandone, c’erano grandi speranze per il Posillipo, che esce dalla manifestazione per la netta sconfitta (7-10) subita alla Scandone dai croati del Mladost. Favoriti dal pronostico dopo l’ottimo pareggio (8-8) ottenuto a Zagabria, i napoletani sono stati capaci di uscire sconfitti fallendo due rigori (Radovic nel primo tempo e Renzuto nel terzo) regalando due contropiedi concretizzati con altrettanti gol e almeno quattro errori gravi in difesa che hanno propiziato altrettanti gol. In attacco poi è mancata la concretezza, ma principalmente l’intera squadra è apparsa lenta sia nel nuoto che nella trasmissione della palla. Tutto ciò che di negativo era possibile fare i rossoverdi lo hanno fatto. Se Mattiello e Foglio hanno fatto a gara a chi commettesse più errori, non sono stati da meno i veterani per esperienza Klikovac e Radovic: queste le punte di diamante in negativo, ma l’intera squadra è colpevole della mancata finale. Il Mladost non ha sbagliato nulla o quasi: gran pressing dal primo minuto e sfruttamento di tutte le occasioni, e sono state tante, che i padroni di casa le hanno offerto. Il secondo tempo è stato quello decisivo; dopo l’1-1 della prima frazione, partenza sprint dei croati che si portano a +2, il Posillipo con affanno cerca di tenere il passo e in parte ci riesce, ma nel finale il parziale si chiude con gli ospiti sul 3-5, due reti che non sono state più recuperate. «Vittoria meritata abbiamo risentito molto l’assenza di capitan Gallo. Abbiamo commesso errori gravi che ci hanno penalizzato tantissimo» Questo il giudizio a fine gara del coach Bruno Cufino. La Carpisa Yamamay Acquachiara, a sua volta, si ferma in semifinale di Euro Cup pur vincendo in Russia la gara di ritorno 10-9 sullo Spartak Volgograd. La differenza gol elimina dalla competizione la squadra di Paolo De Crescenzo: infatti nella gara d’andata alla Scandone lo Spartak aveva vinto con un +2 (10-12) e per conquistare la finale la Carpisa avrebbe dovuto vincere di +3, in quanto il +2 avrebbe consentito di andare ai rigori (i tempi supplementari sono stati aboliti). Sempre in partita, ma mai in grado di conquistare un vantaggio significativo, la Carpisa ha subito gol dalla lunga distanza mentre in quelle ravvicinate il portiere Kacic ha mostrato grandi doti riuscendo anche a parare due rigori (nel primo tempo su Ashaev e nel quarto su Lazarev). I biancocelesti hanno sofferto nelle fasi difensive, ma non sono stati mai cinici in attacco. Nel terzo tempo calo dei partenopei che subiscono due gol consentendo allo Spartak di passare in vantaggio (7-6) e nelle successive tre azioni hanno avuto fischiati altrettanti falli in attacco. I parziali sono stati di 3-3/2-3/3-1/1-3. Nel secondo tempo Petkovic, alla fine autore di 2 reti, si fa parare un rigore quando la Carpisa era in vantaggio (4-5). Da segnalare le tre reti di Di Costanzo e le due di Mattiello. Sabato riprende il campionato e Perez e compagni affronteranno i campioni d’Italia della Pro Recco alla Scandone alle ore 15.
Fonte: Il Mattino
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