Quest’oggi è iniziata definitivamente la nuova avventura di Antonio Conta da ct della Nazionale. Ecco le sue prime impressioni nella conferenza stampa tenuta questa mattina: “Sono emozioni bellissime. A Coverciano sono entrato per la prima volta con l’Under 15 e tornarci da allenatore è bellissimo. Questo è un centro che fa venire i brividi, mi riporta indietro di 30 anni. Qualcosa di bello”.
Sulla mancata convocazione di Balotelli: “Abbiamo monitorato tutte le partite. Nelle convocazioni c’è chi è stato osservato, con qualcuno abbiamo avuto riscontri calcistici. Messaggi? Non ne devo mandare. Chi mio conosce sa come lavoro: io non regalo niente a nessuno. Oggi c’è questo gruppo ma non è detto che chi c’è oggi ci sia domani. Mi comporterò come mi sono sempre comportato, non c’è preclusione nei confronti di nessuno. Chi viene in Nazionale deve sapere cosa si fa e come rimanere”.
Sui troppi stranieri: “Mi è capitato di vedere partite dal vivo e purtroppo certe squadre non avevano italiani in campo, o solo uno o due. Questo certamente non mi facilita il conto. Giusto che si facciano delle riflessioni, bisognerebbe anche con delle riforme importanti dare più spazio ai calciatori italiani, far sì che la Nazionale sia un traino per il calcio italiano”.
Sulla differenza tra un club e la Nazionale: “Esperienza nuova. Sono molto attratto dal vedere come riuscirò in poco tempo rispetto al tempo che avevo in una squadra di club a riuscire a dare un’idea d gioco a questa squadra. Esperienza formativa, una sfida con me stesso e sono convinto di riuscire a trasferire i concetti”.
Solo Immobile confermato tra gli attaccanti del Mondiale: “Ho convocato attaccanti con determinate caratteristiche, predisposizione al mio tipo di gioco. Ai Mondiali si giocava con solo un attaccante di riferimento, con me si gioca con due punte. Su Cerci non abbiamo avuto riscontri calcistiche, Insigne è più un esterno. Dicono che non ho convocato titolari, ad eccezione di Zaza. Ma se guardiamo nelle squadre i titolari sono stranieri”.
Sullo staff del settore giovanile: “Vedrò un po’ di tutto e farò le mie valutazioni. Non sono comunque la persona scelta per tagliare teste”.
Sul seguito dei tifosi: “Momento non facile per questo paese. Sento un po’ di disamore nei confronti della Nazionale e spero di riavvicinare il tifoso. Vedere la risposta della gente per l’amichevole di Bari, in un momento di crisi come questo, deve riempirci maggiormente di orgoglio e responsabilità”.
Su Osvaldo: “Daniel ha qualche problema agli adduttori. Vedremo domattina e nel caso valuteremo un’altra convocazione”.
Di nuovo sul discorso stranieri in Serie A “Vedere squadre di prima fascia con soli stranieri è allarmante. E’ necessario dar spazio agli italiani. Sulle riforme ci sono persone addette. Mi è stato assicurato che si cercherà di aiutare tutto il movimento. Anche a livello di settore giovanile non è semplice, persino le squadre Primavera sono piene zeppe di stranieri. Poche parole, molti fatti: bisogna rimboccarsi le maniche”.
Sulla collaborazione con i club: “Il fatto di avere questa vicinanza con i club sta dando riscontri positivi. Avere a disposizione allenatori che non mi nascondono niente, che mi dicono la verità, è essenziale. Perché posso monitorare meglio i giocatori. Avere un buon rapporto con gli allenatori e le società mi ha fatto enorme piacere, mi ha fatto capire che c’è voglia di collaborare. Mi piacerebbe avere numerosi giocatori titolari nei club e mi auguro che la Nazionale possa essere uno stimolo”.
Sull’ambiente che lo ha accolto: “Sono ripartito con grandissimo entusiasmo, passione e forza e voglio trasmettere questo ai miei giocatori. Sono molto contento nell’aver visto le risposte dei giocatori, che hanno dimostrato di avere voglia di fare. Ho avuto sensazioni positive”.
Su Destro: “Da fresco sposo da domani si allenerà con noi”.
Obiettivi: “Sarò contento se riporteremo l’orgoglio di essere italiani, se riusciremo ad essere d’esempio”.
Sull’ambiente di Firenze: “La goliardia la trovo anche divertente, perciò non ho visto problemi”.
Tre aggettivi per la Nazionale: “Orgogliosa, umile e cattiva”.
Sul calendario della Serie A: “Idee che stiamo valutando e saranno vagliate. Anticipare il calendario sarebbe importante per avere giocatori più rodati. Evitando anche di avere nel corso della stagione calendari ingolfatissimi”.
Sull’atteggiamento in panchina: “A me piace che il calciatore, ma anche gli avversari e gli arbitri avvertano la mia presenza. Sono sempre stato così sin dall’esordio in panchina ad Arezzo. Difficile che possa cambiare”.
Fonte:tuttomercatoweb
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