Nell’ultima gara regolamentare per il 2011 (in attesa del recupero della 1° giornata contro il Genoa), ospite al S. Paolo, alle 20.45, in un’ennesima serale, in posticipo, arriva la Roma. Confortati dall’1-1 casalingo contro la Juventus lunedì scorso, gli uomini di Luis Enrique arrivano a Napoli con tutta l’intenzione di far bene e di migliorare un cammino finora piuttosto accidentato e che li vede stazionare al 10° posto. La società capitolina, con la nuova dirigenza statunitense subentrata quest’estate a Rosella Sensi, proprio in questi giorni ha definito ancor meglio il suo assetto: nuova distribuzione di ruoli e competenze. Il presidente Thomas Di Benedetto cede un po’ di potere a James Pallotta con l’ingresso di Mark Pannes e Bryan Klein che prendono il posto di Richard D’Amore e Michael Ruane.
Sul piano più squisitamente tecnico Luis Enrique contro la Juventus aveva un po’ modificato l’assetto tattico della sua squadra, facendo di necessità virtù, mentre per la trasferta di domenica sera il tecnico iberico sembra orientato ad optare per un 4-3-3, già utilizzato nel secondo tempo contro gli uomini di Antonio Conte, modulo più adatto a fronteggiare la formazione azzurra, meno aggressiva rispetto a quella bianconera. Pjanic mancherà per squalifica e il cileno Pizarro, pienamente recuperato insieme a Perrotta, ne prenderà quasi sicuramente il posto. Da valutare le condizioni di Gago, ancora differenziato per Borini mentre nulla da fare per Kjaer escluso definitivamente dalla trasferta di Napoli.
Quindi sul fronte infortunati notizie relativamente rassicuranti, di tutt’altro tenore quanto ad armonia interna. Osvaldo è “sorvegliato” speciale: dopo il pugno sferrato negli spogliatoi a Lamela, in seguito alla sconfitta di Udine, con conseguente sospensione e multa, lunedì, all’atto della sostituzione è uscito dal campo visibilmente contrariato, senza passare dalla panchina e senza salutare Borriello che si preparava a prenderne il posto. Inutile aggiungere che la società non ha gradito. Cicinho è ormai in rotta palese con l’allenatore, il quale gli ha preferito altri giocatori fuori ruolo al suo posto: è stata l’ultima goccia. Il terzino brasiliano ha già manifestato la sua volontà di lasciare la capitale. Stesso destino appare delineato anche per Borriello, napoletano, precisamente di S. Giovanni a Teduccio; il nome della punta partenopea, ormai pare anche a sua volta in lista di sbarco, è accostato al Napoli proprio in questi giorni che precedono il mercato di riparazione di gennaio. Se sarà “matrimonio” tra l’ex fiamma di Belen Rodriguez e i colori azzurri è difficile prevederlo, in quanto anche in passato, poco più di un anno fa, l’interessamento della società di De Laurentiis al talentuoso attaccante era finito in un nulla di fatto. Sembra invece rientrato il “caso Totti”. Lo storico capitano, dopo lo sfogo dei giorni scorsi incassa l’affetto dei tifosi e le manifestazioni di stima da parte di Franco Baldini, e vuole giocare al S. Paolo.
Comunque sia l’ex “Derby del Centro-Sud”, nella denominazione tradizionale di questa partita, è sempre fonte di grandi attese e di uno stato d’animo all’insegna della tensione. I giocatori della Roma ad esempio, d’accordo con il tecnico asturiano, nella giornata di mercoledì hanno volontariamente anticipato l’orario d’allenamento alle 10.30, rispetto a quello previsto per le 12.00. Ed anche la trasferta a Napoli seguirà un iter anomalo, su specifica richiesta di Luis Enrique, con partenza dalla Stazione Termini alle ore 11 di domenica, onde evitare eccessivo stress ai giocatori e permettere loro di rimanere più a lungo con le famiglie. Una consuetudine adottata, finora, solamente per le amichevoli d’estate ed un’assoluta novità per il campionato e che conferma quanto i giallorossi sentano la sfida con gli uomini di Mazzarri.
Servizio a cura di Maria Villani
