Senza confusione ed incertezza non avrebbe lo stesso fascino. Perchè senza un pizzico di instabilità e fluida follia forse nessuno si sporcherebbe le mani per trattarne con la giusta attenzione i fatti più salienti. Ma per fortuna l’offseason del basket italiano anche quest’anno regalerà la solita girandola di imprevisti con il solito ricco menu a base di fallimenti, abbandoni e conseguenti ripescaggi. Insomma un modo come un altro per tenere col fiato sospeso anche chi come il Napoli Basketball, nonostante la disastrosa apparizione playoff (eliminata al I turno da Trento), potrebbe ancora vantare ambizioni di Legadue. L’ipotesi, tutta da analizzare, potrebbe concretizzarsi solo in seguito a un effetto domino che, partendo dalla serie A, coinvolgerebbe diverse realtà dello sbiadito mondo della pallacanestro professionistica italiana. “In questo momento bisogna attendere per capire se e come ci saranno i ripescaggi – afferma il diesse del Napoli Basketball, Antonio Ambrosino – La società presenterà tutta la documentazione per verificare tutti gli scenari. Alla luce della grande difficoltà di alcune società in A e Legadue non possiamo assolutamente escludere l’ipotesi del ripescaggio e per questo ci faremo trovare pronti”. Incassato il defilamento di BpMed (da main sponsor a partner), la dirigenza partenopea è impegnata nel reperimento delle risorse necessarie per poter programmare la prossima stagione, a prescindere dalla categoria: “Siamo la realtà con la media spettatori più alta di tutto il DNA (1400 circa, ndr) – continua Ambrosino – per cui spero in un passo avanti di qualche grande imprenditore pronto ad associare il suo marchio per completare la rinascita del basket napoletano. Ovviamente la Legadue come palcoscenico potrebbe accelerare qualche trattativa e il fatto che tra serie A e Legadue ci sono almeno 4 società in pericolo, ci tiene ancora in corsa per la DNA, dalla prossima stagione la Fip obbligherà tutti a tenersi sotto un tetto ingaggi di circa 500mila euro complessivo (se si andrà oltre saranno necessarie altre garanzie, ndr). Questo è sicuramente un fatto positivo anche se forse non sufficiente per alcuni”. Difficile dunque per un direttore sportivo muoversi in uno scenario tutto da decifrare: “Vorremmo trattenere quei giocatori pronti per entrambi i campionati ma è ancora troppo presto per prendere decisioni”. Iannilli, Musso e Gatti rispondono all’identikit tracciato da Ambrosino che però preferisce spegnere sul nascere qualsiasi speculazione con una battuta: “Potrebbero effettivamente rientrare in entrambi i progetti, ma in questo momento tra il dire e il “firmare” c’è di mezzo il mercato”
Fonte: Il Roma
La Redazione
S.D.
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