L’Inter campione d’Europa? “Un gruppo fantastico, anche a livello umano, ma non era la squadra più forte e per questo era costretta a lavorare il doppio“. A parlare è Josè Mourinho, che in un’intervista a ‘Tvi’ torna sulla sua ex squadra: “C’erano giocatori con diversi titoli alle spalle, ma alcuni di loro non avevano mai raggiunto neanche i quarti di finale” spiega il portoghese, che aggiunge: “Sono a Madrid perché mi piacciono le sfide“.
Lo Specialone ha lasciato intendere che la scelta di abbandonare il club di Moratti sia dipesa dall’esigenza di avere nuovi stimoli: “Le pressioni mi sono sempre piaciute e per me quella del Real Madrid è una sfida che soddisfa questa mia esigenza“.
Nei Merengues di Mourinho sembra non ci sia spazio per Kakà, destinato a partire per fare spazio a Mesut Özil, centrocampista del Werder Brema rivelazione al Mondiale con la Germania. Un punto fermo dell’ex allenatore dei nerazzurri sarà invece Cristiano Ronaldo: “Gestirlo sarà facile – spiega il tecnico di Setubal -. La sfida è quella di inserirlo in un sistema tattico che lo faccia sentire come un pesce in acqua. E’ un grande professionista e vuole vincere, quindi cosa faccia durante le sue vacanze non è un mio problema“.
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