Il calcio italiano piange un altro pezzo della sua storia. Nella notte tra martedì e mercoledì, alla soglia dei 94 anni, è infatti morto Antonio Sibilia, storico patron dell’Avellino per quasi mezzo secolo. Soprannominato il ‘commendatore di Mercogliano’, Sibilia, malato ormai da alcuni mesi, si è spento proprio nel suo paese natio.
Scopritore di talenti come De Napoli, Vignola, Tacconi e Favero, e soprattutto Juary, Sibilia fu presidente dell’Avellino in tre occasione tra gli anni ’70’ e quelli ’90. Non sempre con metodi ineccepibili. Chiedere per credere al procuratore Dario Canovi che un giorno trovò sulla scrivania del commendatore una pistola.
Come ricorda ‘La Gazzetta dello Sport’, l’imprenditore irpino nel 1980 ebbe d’altronde anche uno storico incontro col boss della camorra di quei tempi, Raffaele Cutolo al quale poi, durante una pausa di un processo, fece consegnare una medaglia dell’Avellino dal suo pupillo Juary. Sotto inchiesta pure per un attentato contro il procuratore della Repubblica, Gagliardi, in quell’occasione Sibilia fu comunque assolto da ogni accusa.
Fonta: Goal.com
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