Una sfida nervosa e poco spettacolare, che però ha rispettato il copione proiettando il Real Madrid e Carlo Ancelotti sul tetto del mondo. Niente miracolo per il San Lorenzo, che nonostante l’impegno e l’orgoglio si è dovuto arrendere allo strapotere dei Blancos, vittoriosi grazie ai gol di Sergio Ramos (al 37’) e Gareth Bale (al 51’). Il trionfo di Marrakech permette al Real di agganciare Boca e Milan a quota 18 titoli internazionali, mentre continua la caccia al record di vittorie consecutive, che da stasera sono 22. Ancelotti entra nella storia conquistando il suo quarto titolo mondiale, nessuno come lui. A secco Cristiano Ronaldo, per nulla ispirato.
RAMOS SUONA LA CARICA — L’avvio a testa bassa dei Blancos sembrava il preludio a una partita a senso unico. In realtà, il San Lorenzo è riuscito a imbrigliare l’armata spagnola per oltre mezz’ora con un pressing asfissiante e un grande dinamismo. Ronaldo, Benzema e Bale hanno faticato a trovare varchi tra le maglie strette degli avversari, che hanno seguito alla lettera le istruzioni del tecnico Bauza frammentando il gioco senza mai tirare indietro la gamba. Pochi i pericoli per gli argentini, salvo due conclusioni di Benzema e Ronaldo facilmente controllate da Torrico. Ma le risorse dei Blancos, si sa, sono infinite e laddove non è arrivata la manovra ci hanno pensato le individualità, a partire da quel Sergio Ramos abituato a colpire nelle occasioni che contano. Esattamente come accaduto nell’ultima finale di Champions, è stato il difensore a suonare la carica saltando più alto di tutti al 36’ per sbloccare il risultato su azione di calcio d’angolo. Quasi immediato il colpo del k.o., messo a segno da Bale in avvio di ripresa con la complicità di Torrico. Benzema ha poi fallito il terzo gol, ma a metà ripresa i giochi erano già virtualmente chiusi.
PER LA STORIA — I campioni del Sudamerica non hanno affatto sfigurato davanti a più di 12 mila sostenitori argentini presenti sugli spalti. Ma a Marrakech ha trionfato la classe del Real Madrid, che ha chiuso un anno da sogno centrando il 18° trionfo internazionale, valso l’aggancio a Boca Juniors e Milan in cima alla classifica dei club più vincenti della storia. Serata dal sapore speciale anche per Ancelotti, l’unico capace di salire sul tetto del mondo per quattro volte (due da giocatore e altrettante da tecnico). Un primato difficilmente eguagliabile l’ha raggiunto anche Cristiano Ronaldo, l’unico giocatore in grado di vincere tutto con le maglie di due club diversi. Nella finale per il terzo posto vittoria a sorpresa (5-3 ai rigori) dell’Auckland City contro il Cruz Azul.
Fonte: gazzetta.it
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