Luka Modric, vincitore del Pallone d’Oro 2018, ha rilasciato la consueta intervista ai microfoni di France Football. Ecco alcuni stralci particolarmente interessanti: “Avevo 15 anni ed ero in prestito dalla Dinamo Zagabria allo Zrinjski Mostar. I tifosi elessero miglior giocatore e quello è stato il mio primo premio individuale. C’è un detto che recita “Le cose migliori non arrivano mai con facilità”: questo è il mio credo. La mia vita è stata contrassegnata da lotta e duro lavoro per raggiungere gli obiettivi. Non è mai stato facile, ma ce l’ho fatta. Premonizione di Zidane? Avevo bisogno di sentirmi un giocatore chiave della squadra e con lui siamo riusciti a giocare davvero bene a calcio. Mi disse che un giorno avrei vinto il Pallone d’Oro e quando uno con la personalità e la storia di Zidane dice queste cose, ti dà molta fiducia. Lo ammiravo e rispettavo come calciatore. Messi e Ronaldo? Nessuno può essere paragonato a loro nella Storia, sono i migliori di questo sport, di un altro livello: per me non hanno ancora finito. Nella Storia resterà la mia vittoria dopo le loro: un giocatore della piccola Croazia. Mi considero una persona normale e mi comporto come tale, ma mi rende felice che qualcuno normale possa vincere il Pallone d’Oro”.
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