Estate che si preannuncia caldissima per quanto riguarda il mercato degli allenatori e nel giro di vite potrebbe a sorpresa rientrare anche il Milan.
Il nuovo management rossonero, al momento dell’insediamento, ha fatto un’importante presa di posizione: “totale e pieno appoggio” a Vincenzo Montella. Una linea confermata poi nelle settimane successive dall’incontro a Casa Milan tra l’Aeroplanino, Fassone e Mirabelli per decidere la strategia sui rinnovi e programmare il prossimo mercato: proseguire con Montella dunque la scelta prioritaria per il Milan, tuttavia i discorsi per il rinnovo del contratto (in scadenza nel 2018) non sono ancora stati avviati e gli ultimi risultati hanno fatto scricchiolare questa posizione.
Una sola vittoria, in casa contro il Palermo, nelle ultime cinque partite, due pareggi con Pescara e Crotone e la pesante sconfitta interna contro l’Empoli.Il discorso Europa League è tutt’altro che chiuso: se paradossalmente grazie alle sconfitte di Inter e Fiorentina il Milan ha allungato di un punto il vantaggio per il sesto punto (+3 sui nerazzurri), Lazio e Atalanta scappano e con loro la possibilità di evitare gli scomodi preliminari di inizio luglio, scenario che la nuova proprietà avrebbe fortemente gradito. Dopo tre anni fuori dalle coppe tuttavia è essenziale accedere almeno ai preliminari e questo obiettivo minimo si lega a doppio filo anche alla situazione di Montella: come sempre gli allenatori dipendono dai risultati e senza la qualificazione alla prossima Europa League l’avventura dell’Aeroplanino potrebbe a sorpresa chiudersi al termine di questa stagione.
Una prospettiva che il Milan al momento non sembra comunque intenzionato a considerare, concentrato sul finale di campionato, ma già circolano le prime indiscrezioni sui possibili successori di Montella in caso di clamorosa debacle. Nel corso delle ultime settimane ha preso sempre più corpo la suggestione Roberto Mancini, libero dopo l’esonero la scorsa estate da parte dell’Inter. La sua candidatura, che fa storcere il naso a molti tifosi rossoneri che lo identificano come uno storico rivale, è spinta da due fattori. Innanzitutto il suo profilo internazionale, al di là dei suoi trascorsi in nerazzurro convince la sua esperienza al Manchester City, che con lui ha ritrovato il successo in Premier League dopo 44 anni di astinenza. In secondo luogo pesa il feeling con Mirabelli e Fassone, che nella conferenza di presentazione non ha nascosto la sua ammirazione per il Mancio. Il Milan per ora non ci pensa, ma attenzione al finale di campionato: Montella si gioca la conferma nelle ultime quattro giornate e ora arrivano le due sfide chiave con Roma e Atalanta, decisive nella corsa all’Europa League.
Fonte: Calciomercato.com
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