“Se mi permettete inizio io perché sono molto emozionato, ci tenevamo a ringrazio Galliani e Berlusconi dell’opportunità che mi hanno dato di allenare un club così glorioso. Anche noi, in piccola parte abbiamo contribuito, vincendo un trofeo. Ci tengo a ringraziare il presidente, sono particolarmente emozionato. Tra le parti del mio lavoro in questi mesi c’è stata quella di separare le due parti, campo e società, e l’obiettivo è stato raggiunto. Nei prossimi giorni incontrerò il nuovo management e insieme troveremo le soluzioni per rendere il Milan glorioso come in passato. Mi piacerebbe parlare di derby ma il passaggio è stato epocale. Tra le tante telefonate di Berlusconi ho sempre sentito stima e simpatia, più lo stimolo a migliorare alcuni aspetti che ho sempre accettato. Mi dispiace averlo conosciuto poco, è stato molto impegnato anche in politica. Mi rispetta e stima, da parte mia c’è anche ammirazione. Lo vedrò? Non so”. Vincenzo Montella stravolge orari e scaletta: presenta il derby due giorni prima della gara, e non a 24 ore come al solito, inizia lui senza attendere domande e permette che si parli più di club che di campo. “Mi auguro come ha detto Berlusconi come ultimo atto d’amore, che la nuova proprietà abbia intenzioni e risorse per portare il Milan nel suo habitat naturale”.
FUTURO — Montella è l’allenatore del gran passaggio, ma resterà. “Dissi che volevo capire cosa pensano di me i nuovi proprietari, non ho mai detto altro. Ho un contratto ma è giusto parlare di programmi. Ora c’è ottimismo? C’è apertura, soddisfazione, mi sento a mio agio ma i matrimoni vanno fatti in due, e ormai manca poco per saperlo. Ho un contratto con il Milan e sono felice, ci sono state tante chiacchiere anche legittime e giuste, ma devo parlare con le persone che mi dovranno confermare. Non essere qui a luglio mi sorprenderebbe? Non vorrei rispondere, sono l’allenatore del Milan fino a prova contraria, a breve si saprà. Da allenatore ho vissuto una grande esperienza, sono cresciuto anche con questa storia, fermo restando che non mi è mai mancato nulla e sono certo accadrà anche da domani. Non c’è mai stato alcun turbamento interiore”.
DERBY — “Se avessi scelto la vigilia migliore per il closing avrei scelto questa o la partita con la Juve, non c’è distrazione, c’è emozione oggi ma da domani ci isoleremo di nuovo dimostrando grande serietà”. Il derby non può essere argomento da secondo piano, così Montella ora carica: “Prepariamo tutte le partite cercando di vincere e in relazione ai nostri principi di gioco, l’Inter è forte e si giocherà molto a livello emozionale. Niente paura, serviranno coraggio e giocare liberi di testa, una vittoria servirebbe soprattutto per allontanare di più l’Inter. Sarà una sfida agonisticamente delicata e di livello alto, anche tecnicamente, e noi siamo preparati sotto i due aspetti. Una vittoria aumenterebbe percentualmente le possibilità di Europa, ipotecherebbe buona parte. Quando c’è un derby si azzera tutto. L’andata ha insegnato che le partite non finiscono mai, e quei due punti ci mancano. Non credo che una eventuale sconfitta pregiudichi qualcosa, per entrambi. Sarà un grande spettacolo, un miliardo di persone ci guarderà, mi aspetto dal tifo la solita vicinanza e un in bocca al lupo alla nuova proprietà, il loro sostegno è un valore aggiunto, come il nostro andamento di quest’anno può dimostrare”.
