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Milan, la Curva Sud sul caso Donnarumma: “Hamsik ha allontanato Raiola per diventare una bandiera!”

Il gruppo organizzato rossonero prende ad esempio il centrocampista slovacco puntando il dito sul procuratore

La Curva Sud, cuore del tifo organizzato rossonero, ha emesso un comunicato a proposito della vicenda Raiola-Donnarumma:

“Dopo Mattarella il 31 Dicembre è la volta di Mino Raiola a reti unificate su tutti i canali sportivi. Ovviamente con i SUOI giornalisti, con domande precedentemente concordate e il tutto registrato, perché sia mai che ci scappi un dibattito, con domande vere.

Ci appare strano vedere Raiola, che si è sempre negato alla stampa, aprire le porte di casa sua e graffiare sui vetri tentando di salvare l’impossibile.

Ci appare strano sentir pronunciare parole come “clima ostile”, “forzature” e “minacce” che traslati economicamente hanno un valore di 25mln in 5 anni fascia di capitano e circa 6 mesi di riflessioni per poi arrivare a giugno e dire che gli hanno messo fretta.

Ci appare strano sentire parlare di clima ostile per un ragazzo che è il primo giocatore del Milan, dopo anni, a ricevere un coro personalizzato dai tifosi, e tanto amore da parte di ogni singolo tifoso del Milan.

Ci appare strano apprendere da Raiola che non si è discusso di ingaggi o tempistiche del contratto . Forse perché nel famoso gioco de “il compenso che spetterebbe al Milan sarà mio” alcuni aspetti elementari non hanno valore.

Ci appare strano che Raiola con il suo italiano forbito e la sua infinita cultura non abbia appreso il semplice senso di uno striscione a lui riferito!

Ci appare strano che un così bravo agente sia stato in grado di non fare l’interesse del suo assistito. Ma abbia distrutto l’immagine agli occhi non solo dei tifosi Milanisti, ma dei tifosi di calcio tutti, che oggi scoprono che un diciottenne può essere irriconoscente verso la società che lo ha lanciato solo per l’interesse di un uomo alle sue spalle, che gli promette montagne di soldi.

Ci appare strano come solo pochi giorni dopo l’addio di Francesco Totti, in lacrime davanti ai suoi tifosi, un ragazzo di soli 18 anni possa preferire il denaro all’essere osannato come Dio dal suo popolo. Per uno sportivo la riconoscenza della sua gente non ha valore economico e invitiamo Donnarumma a riflettere su ciò di cui si è privato per la sua carriera futura.

Non ci appare invece strano che Raiola non si spieghi come il tutto sia cambiato così velocemente Dai banchetti alle trattative vere, dalle cene ai confronti accesi, dagli accordi ad personam a il bene di una società, dagli antennisti ai dirigenti sportivi.

Non ci appare strano nemmeno che chi bandiera voleva esserlo davvero (Hamsik) si sia allontanato da questo personaggio, diventando capitano della società che ha scelto di amare.

Non ci appare strano nemmeno il tentativo di mettere ancora in buona luce vecchi condor che dicono di volere il bene del Milan, dopo aver messo in mano ad un avvoltoio il futuro di quella che doveva diventare una bandiera, ma che ora per tutti è la bandiera del soldo facile.

La realtà calcistica attuale è sempre più lontana dalla passione popolare e sempre più vicina a personaggi stile Raiola. Figure capaci di condizionare intere carriere e storie dei club più importanti senza scrupoli ma con un unico obiettivo: il proprio interesse.

Ringraziamo chi sta lavorando per il bene del Milan ed ha fatto tornare gente con valori rossoneri in società, gente che la maglia l’ha baciata amandola davvero, e che ha ricevuto l’affetto, meritandoselo.

Sappiamo che negli ultimi giorni deve essere stato difficile, per il ragazzo difendersi dalle migliaia di critiche e insulti che avrà ricevuto, ma quando si giura amore e si tradisce, la situazione non può che essere questa. Sui social molto probabilmente la mano è stata molto caricata, e ovviamente non riteniamo corrette le eventuali minacce, che nulla hanno a che fare con la nostra presa di posizione.
Crediamo possa ancora esserci la possibilità di rifarsi, ma è ormai legata all’estromissione dai suoi affari di chi lo ha spinto a farsi del male, rovinandogli l’immagine.

I calciatori passano, Noi ed il Milan restiamo sempre”.

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