Teresa Vetro fa l’infermiera, e di ritorno dal turno di lavoro, nel reparto Covid del Policlinico di Napoli, ha trovato un messaggio anonimo: “Grazie a te e tua figlia per aver portato il Coronavirus nel palazzo”. La lettera era composta di ritagli di giornale e non è stata recapitata solo a lei, ma anche al padre. Lo denuncia lei stessa in un video “Io non penso di dover ricevere ringraziamenti per quello che faccio”, spiega l’infermiera, “però fa male sapere che persone che mi hanno vista nascere e crescere possano produrre una cosa del genere. Li ringrazio perché mi hanno fatto capire ancora di più quanto io ami il mio lavoro”.
Non è il primo episodio di questo tipo: solo dieci giorni fa a un’infermiera di Lucca è capitata una vicenda analoga. Di ritorno anche lei da lavoro ha trovato un messaggio – anche in questo caso anonimo – su cui era scritto: “Grazie per il Covid che tutti i giorni ci porti. Ricordati che ci sono anziani e bambini, grazie”. La donna non ha però lasciato correre e ha deciso di rendere pubblica quella lettera e ha chiamato i carabinieri per sporgere denuncia. “Ci sono rimasta male. Mi sono sentita ferita e denigrata – aveva detto l’infermiera -. Sanno che lavoro faccio e mai avrei pensato che mi prendessero di mira per il mio lavoro”.
Fonte: open.online
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