Livorno: Spinelli tratta la cessione societaria con Bandecchi, c’è lo zampino di Moggi?

Fumata bianca. Forse: il Livorno sta per passare nelle mani di Stefano Bandecchi, imprenditore livornese, da anni residente a Roma, fondatore ed amministratore delegato dell’università privata capitolina “Niccolò Cusano”. Fa scalpore che Bandecchi, livornese cresciuto nel quartiere Shangai, lo stesso di Cristiano Lucarelli, e tifosissimo del Livorno, abbia fatto politica attiva, prima nel MSI, poi in Forza Italia. La curva nord amaranto, notoriamente di estrema sinistra, potrebbe non gradire… Se a questo si aggiunge che a fare da intermediario pare ci fosse Luciano Moggi…

L’INCONTRO — L’incontro odierno tra Aldo Spinelli, massimo dirigente della società toscana dal 1999, e lo stesso Bandecchi si è concluso con l’accordo per il passaggio delle quote. Questo il comunicato ufficiale della stessa università “Niccolò Cusano”: L’università Niccolò Cusano è lieta di comunicare che la trattativa con il presidente Spinelli è al 99% definita. L’1% di margine è da attribuire a tecnicismi che ci auguriamo siano risolti al più presto dai consulenti delle rispettive parti. L’UniCusano ringrazia anticipatamente il presidente Spinelli per l’oppurtunità che ci ha offerto.

TROPPO A DESTRA — Il futuro patron amaranto, non teme ripercussioni per le sue posizioni politiche: “Mio padre faceva il camionista. Era proprio dipendente di Spinelli. Da giovane ho fatto atletica, nella Libertas Livorno, ma appena uscito da scuola, andavo al bar dello stadio, dove restavo fino a metà pomeriggio. Non mi sento etichettato come uno di destra: da bimbo i miei amici mi davano dello stalinista. Voglio che la gente mi giudichi sui fatti. Offrire ogni giorno 2000 pasti caldi per la comunità di Sant’Egidio è di destra o di sinistra? Anni fa la mia azienda era in crisi e io pur di non licenziare ho venduto un appartamento: è un gesto di destra o di sinistra? Dico ai tifosi livornesi che darò tutto me stesso per la maglia amaranto”.

INTERESSI — Bandecchi è un imprenditore eclettico. “Prima di trasferirmi a Roma – illustra – sono stato nei paracadutisti; sono stato anche in missione a Beirut. Quando sono tornato in Italia, si è aperta questa opportunità imprenditoriale e mi sono fermato nella capitale. Mi occupo di ristorazione, turismo, editoria, ma il mio fiore all’occhiello è l’università privata Niccolò Cusano, di cui sono attualmente l’amministratore delegato. Mi piace ricordare che della Niccolò Cusano sono anche il fondatore. E’ un università nata 6 anni fa. Contiamo su 15mila studenti, un campus di oltre 16mila metri quadrati, con due centri di ricerca che si occupano di genetica e ingegneria, elettronica e meccanica. Ho pronti altri investimenti su questo centro. Di recente ho effettuato un investimento immobiliare da 60 milioni di euro; investo 4 milioni l’anno per la ricerca e ho fatto donazioni all’ospedale Bambin Gesù per un milione e mezzo sempre finalizzate alla ricerca”. Prima di trovare l’accordo con Spinelli, aveva detto: “Il progetto, se andiamo in B, è di risalire subito, massimo in 2 anni”.

SPINELLI FRENA — Attenzione, però, perché il presidente del Livorno, Aldo Spinelli, ha frenato con una nota sulla conclusione della vicenda: “La società As Livorno Calcio comunica che in data odierna il Presidente Spinelli ha avuto un primo incontro esclusivamente conoscitivo ed esplorativo con i rappresentanti del Dott. Bandecchi, Amministratore Delegato dell’Universitá Cusano. Alla fine le parti si sono impegnate a rivedersi per approfondire tutti gli aspetti relativi all’eventuale cessione della Società”.

Fonte: gazzetta.it