Addio ai sogni di gloria? E ai guadagni stratosferici da club di stazza continentale? A che cosa servirà parlare tante lingue se ci si è ridotti a giochicchiare solo in patria? Ora c’è chi teme che mister Rafa Benitez, deluso, chieda di andar via. E che idem chieda la stella Gonzalo Higuain.
E se, sull’onda delle (presunte) ingratitudini, dovesse mollare anche ‘o presidente? I più esperti assicurano: «Tranquilli, niente paura: lui da Napoli non si schioderà. Per più di un motivo. Anzi, per 6,48 milioni di motivi, cioè l’entità dell’utile complessivo registrato dalla famiglia De Laurentiis nell’ultimo esercizio certificato. Trattasi di un utile prodotto in gran parte dalla società sportiva calcio Napoli, che ha chiuso con 8,7 milioni di attivo, grazie anche alla cessione di Lavezzi, contribuendo a compensare le perdite registrate nello stesso periodo dalla società Filmauro».
ACCUMULATI UTILI PER 52 MILIONI. I conti tornano, eccome. Gli utili accumulati negli anni e non distribuiti, secondo il commercialista Giuseppe Pedersoli, tifosissimo del Napoli, sarebbero pari a 52 milioni. Pedersoli, pur riconoscendone la validità, ha definito «troppo da formica» la gestione De Laurentiis e assicura che il Napoli è stato acquistato spendendo soltanto 501 mila euro, più un prestito di circa 30 milioni puntualmente restituito alle banche.
Pedersoli racconta di un patrimonio netto di 44 milioni, che rimane in cassa. «Se De Laurentiis fosse l’amministratore di un condominio sarebbe da applausi. Ma i tifosi vogliono vincere, a loro poco interessa che i conti tornino». E ancora: «Gestisce il Napoli con il metodo dei cine-panettoni. Ha presente? Li confezionava con Christian De Sica superstar e tutt’intorno uno stuolo di attori minori. Nel Napoli, c’era Cavani. Ora c’è Higuain. E poi gli altri, figuranti o poco più».
I CONTATTI COL MAGNATE LI KA SHING. Insomma: non comprare altre star, secondo il commercialista-tifoso, sarebbe una scelta strategica e non una rinuncia. Ma c’è chi ancora rassicura: «Tranquilli, il patron non andrà mai via. Anche perché nel bilancio 2012-2013 gli emolumenti girati ai componenti del consiglio di amministrazione della società calcio Napoli (cioè Jaqueline Marie Baudit, la moglie del presidente, i figli Edoardo e Valentina e il braccio destro Andrea Chiavelli, ndr), ammontano a 5,08 milioni. Dicono che negli ultimi quattro anni di bilancio in attivo i profitti della famiglia De Laurentiis siano stati pari a 25 milioni, quasi tutti ricavati dal pallone». «Beh, complimenti a loro per gli ottimi risultati. Però», osservano i tifosi, «‘o presidente avrebbe potuto comprarci per tempo qualche top player evitando la figuraccia di Bilbao».
Intanto lui, il vulcanico Aurelio, una carta segreta forse la conserva ancora: si chiama Li Ka Shing, ha 82 anni e, secondo Forbes, è l’ottavo uomo più ricco al mondo, un paperone di Hong Kong con un patrimonio di 34,2 miliardi di dollari (dati 2013). Tempo fa, stava per acquistare l’Inter di Moratti. Affare sfumato. Ma De Laurentiis, in pochi lo ricordano, si è recato in Cina e ha parlato con lui. Gli avrebbe offerto, sussurrano, un affare di quelli che neanche uno come Li Ka Shing può rifiutare.
Fonte: Lettera 43
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