Centotrentatrè giorni. A Castellammare attendevano da un’enormità il ritorno della Juve Stabia al Menti. Era il 3 maggio quando si sognava contro la Vigor Lamezia. Più di quattro mesi dopo di fronte c’è il Lecce e il girone C di Lega Pro è ancora tutto da giocare. E l’entusiasmo dei tifosi è evidente: basta guardare la coreografia dei tifosi, il giallo ed il blu che si mescolano, s’intrecciano, s’illuminano.
Ad illuminarsi maggiormente, però, sono le stelle del Lecce. Surraco, che colpisce due pali, dimostrando di essere un calciatore di un’altra categoria. E poi Papini. Lui, che alle promozioni ci è abituato. L’ultima, scherzo del destino, raggiunta proprio contro quello che adesso è il suo Lecce. Quando vestiva la maglia del Carpi e riuscì, insieme agli altri biancorossi, a scrivere la storia. E’ suo il gol decisivo stasera, quello che rilancia le ambizioni – neanche tanto velate – della squadra giallorossa.
A rubare la scena sono lui e tutto il Lecce. Alla fine i tre punti arrivano, nonostante l’inferiorità numerica per l’espulsione di Liviero e la reazione della Juve Stabia. La passione del Menti viene placata e trascinata via. A brillare, stasera, è il Lecce.
fonte: gianlucadimarzio.com
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