L’avversario che la BpMed Napoli affronterà nella semimfinale di Final Four di Coppa Italia al PalaBorsani di Castellanza (VA) è la PMS Basketball Torino targata ZeroUno di Pippo Faina. Il team piemontese ha già affrontato la banda Bartocci in una sfida avvincente all’ombra del Vesuvio in un match a basso risultato 58-50, a favore dei leoni azzurri. Una gara avvincente, sul filo dell’equilibrio, fino alla fine che vide i ragazzi in maglia giallo-blù disputare una gara di carattere e di grande personalità sulle tavole del PalaBarbuto di Viale Giochi del Mediterraneo, confermandosi tra le serie candidate al salto di categoria per questo espresso sul parquet in quell’occasione. Ora il team caro al Presidente Terzolo vengono da tre sconfitte consecutive contro Trento, Siena ed Omegna. Napoli si troverà di fronte una squadra motivata a ben figurare in questa competizione, in una partita che si apre ad un pronostico dai tre risultati possibili. La squadra piemontese è una squadra molto ben costruita e che getta le proprie fondamenta su giocatori esperti, oltre a trovare negli under un contributo significativo e che le sta consentendo di svolgere un campionato così importante. Il quintetto nell’ultima giornata era composto da un mix di senior e under: Filippo Giusto (1989), Marco Portannese (89), Federico Tassinari(77), Luca Fontecchio (91) e Cristiano Masper (73). I principali addetti alla costruzione del gioco sono, il già citato Filippo Giusto che ben figura nei momenti in cui l’esperto Daniele Parente siede in panchina. Giusto è un playmaker di 188cm e sta attraversando un discreto periodo di forma che gli consente di usufruire di un minutaggio in crescendo. Per lui 4.3 punti in 13.5 minuti di utilizzo. Decisamente più concretezza arriva, però, nei 33.2 minuti in cui a guidare la squadra è Daniele Parente, giocatore capace di dare una grande quantità di palloni nelle mani dei suoi compagni (3 assist di media) ma anche punti, 6.2, e presenza a rimbalzo: 2.9. Situazione ribaltata è, invece, per quanto riguarda lo spot di guardia nel quale troviamo Maurizio Giadini e il giovane Marco Portannese. Il giovane Marco, classe 89, è riuscito gradualmente a guadagnare sempre più fiducia canestro su canestro. E’ lui, infatti, il pericolo pubblico numero uno con quasi 17 punti realizzati a gara (3° nella categoria), con buone percentuali sia da due che da tre, ai quali si aggiungono i 6.3 rimbalzi in ben 31 minuti di utilizzo. Si configura quindi come under più decisivo della categoria e dal futuro roseo.
Per Maurizio Giadini, invece, ci sono 4.1 punti e 3.2 rimbalzi in 19.3 minuti. L’ala piccola è il classe ’77 Federico Tassinari. Per l’esperto giocatore di Rimini c’è da registrare un’altra doppia cifra in fatto di punti, ben 10.2, e il solito contributo a rimbalzo con 4.5 catturati a gara, in 29.8 minuti di parquet. Il giovane Luca Fontecchio, 1991 ricopre il ruolo di ala grande. Lungo di 202 centimetri, Luca è un giocatore estremamente pericoloso grazie al suo ottimo tiro, che gli permette di segnare oltre 10 punti a partita, ma un po’ deficitario sotto le plance, solo 4 rimbalzi per lui. Completa lo starting five Cristiano Masper, centro nato nel 1973 di 208cm. Anche per lui ottimo contributo a canestro, ben 12.8 punti media, ma un impatto a rimbalzo non irresistibile, sono solo 4.3 i palloni presi nei 22.2 minuti in campo. La panchina Torinese, della quale abbiamo già citato Parente e Giadini, si completa con i lunghi Conti e Defant. Massimiliano Defant è un’ala forte del 1989 e porta il suo contributo alla causa torinese con 4.3 punti di media. Impatto più concreto, invece, per l’esperto centro Francesco Conti, 8.3 punti e 3.8 rimbalzi in 24.5 minuti. Completa il roster il giovanissimo Emanuele Tarditi.
Due squadre molto diverse tra loro e che, sicuramente, daranno vita ad un bel replay match di quanto visto a Napoli. Torino è una squadra completa e che riesce a coinvolgere nelle proprie azioni più giocatori senza dare un punto di riferimento particolare, ben quattro sono i giocatori in doppia cifra di media, a dispetto di Napoli che ripone la maggior parte dei suoi palloni nelle mani di Musso, quando il pallone scotta, pur facendo della solidità di gruppo la sua maggiore arma, visibile offensivamente e difensivamente. A compensare questa maggior “dispersione” dei punti c’è però una presenza non irresistibile a rimbalzo dei Torinesi, basti pensare che il giocatore che raccoglie più palloni è la guardia Marco Portannese con una media di 6.3. Una partita tutta da giocare e che vedrà i vincitori staccare il pass per la finale del giorno dopo. Avanti ragazzi, inauguriamo questa bacheca!
Servizio a cura di Mariano Santoro
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