Domani comincia la Champions League per il Paris St. Germain e per la sua batteria di campioni, tra i quali Lavezzi, uno dei primi colpi di mercato degli sceicchi che puntano a fare della squadra di Ancelotti la prima al mondo. Appuntamento con la Dinamo Kiev e il Pocho non sa se sarà in campo. La sua esperienza non è stata esaltante finora al Psg, ha pure rimediato una squalifica per due partite. Ma c’è tempo per rimediare, ovviamente.
L’argentino, intanto, si dice felicissimo per questa esperienza e non soltanto perché il club di Parigi gli ha assicurato il doppio di quanto guadagnava a Napoli. Ha parlato di se stesso e del Psg, ma pure della squadra azzurra, in una lunga intervista del magazine Surface. È tornato sui problemi ambientali a Napoli: «Tutta la città seguiva le vicende della squadra di calcio 24 ore su 24 e sette giorni su sette, con una grande passione. I tifosi ci fermavano per strada per parlare della partita e metterci una certa pressione. A Parigi la vita è più semplice, si può camminare per strada. Presto andrò nei negozi, cosa che non ho potuto fare tranquillamente in Italia: quando uscivo, i tifosi venivano sempre a parlare con me, era impossibile muoversi da casa. Io non voglio essere un dio, tuttavia mi auguro di essere ricordato dai tifosi del Paris St. Germain così come sono stato ricordato dai napoletani. Questo verrà automaticamente se giocherò bene».
Sullo stadio, poi. «C’è una differenza tra campionato e Ligue 1. Quando giocavo a Napoli, il San Paolo era uno stadio che rassomigliava più di tutti agli impianti argentini. Giocare a Parigi, al Parco dei Principi, trasmette davvero sensazioni molto belle», ha detto Lavezzi. Che ritiene di essere nella squadra più forte della sua carriera. «A leggere i grandi nomi che la compongono, sicuramente lo è. Sulla carta, non ci sono dubbi. Ma dobbiamo aspettare e migliorare, soprattutto sotto l’aspetto del gioco, perché sotto siamo ancora un po’ approssimativi e ogni giorno è buono per conoscerci meglio. Magari, se questa domanda verrà posta nella prossima stagione, dirò sicuramente sì…».
Fonte: Il Mattino
La Redazione
P.S.
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