Il Santos non ce l’ha fatta, è il Corinthians la finalista brasiliana della Copa Libertadores 2012. Dopo lo 0-1 conquistato a Vila Belmiro, al Timao è bastato l’1-1 per avere la meglio sugli odiati rivali paulisti al termine di una partita segnata da continue emozioni. Tite conferma 10/11 della squadra ammirata all’andata, inserendo il solo Willian per lo squalificato Emerson. Muricy Ramalho, alla ricerca della vittoria, gonfia gli avanti con la punta Borges per il volante Elano e fin dalle prime battute incoraggia i suoi quasi fosse indemoniato. Neymar e compagni sembrano trovare stimoli dalla verve del tecnico rendendosi pericolosi più volte, ma la prima chance dell’incontro è made in Alex, che su punizione all’undicesimo scheggia la traversa per la fortuna dell’estremo Rafael. Al 30’ Juan prova a spezzare l’incantesimo del Pacaembu(gli unici due gol subiti in questa Libertadores dal Timao sono stati incassati fuori casa), ma Cassio è sicuro nell’ intervento. Cinque minuti più tardi il record crolla: Neymar delizia sulla trequarti la platea tutta con una giocata da circo, salta due uomini e allarga per Alan Kardec che con un cross al bacio serve Borges, il pallone finisce sul palo, ma il tap in di Neymar(ottavo centro in Libertadores) ammutolisce i padroni di casa. Jorge Henrique prova a riequilibrare il risultato in chiusura di prima frazione, ma l’incorata è domata da un plastico Rafael. Nella ripresa Tite manda in campo Liedson che risulterà determinante. L’ex bomber dello Sporting Lisbona guadagna subito un fallo sulla sinistra e dalla battuta di Alex arriva il pareggio mancino di Danilo. Il gol corinthiano stronca i sogni di gloria santisti, permettendo ai padroni di casa di controllare la gara. La gabbia di Ralf e Paulinho su Ganso è tatticamente perfetta, impedendo al Peixe di ragionare. Ramalho, imbufalito, corre ai ripari inserendo Elano e Leo, ma le ultime emozioni arrivano sempre dai locali con un palo di Paulinho, obiettivo di mercato dell’Inter. Il triplice fischio di Vuaden sancisce la meritata festa del Timao per la prima finale della storia corinthiana.
A contendere ai paulisti la coppa più ambita del Sud America sarà il Boca Juniors. La compagine di Falcioni pareggia a reti bianche in terra cilena e dopo il 2-0 della Bombonera festeggia il meritato approdo alla finale ai danni della Universidad de Chile. La prima emozione arriva dall’eterno Riquelme all’8’: ‘El Mudo’ fa partire un missile che quasi piega la traversa. La ‘U’ tira un sospiro di sollievo e costretta all’impresa, si spinge in avanti in massa. Al 23’ l’incornata di Junior Fernandes sembra destinata in fondo al sacco, ma la respinta d’istinto di Orion merita il lungo applauso dei tanti ‘bosteros’ accorsi a Santiago. La risposta ‘Xeneize’ non si fa attende, ma Mouche, solo contro Herrera, si fa ipnotizzare dall’estremo cileno. Passano pochi minuti e questa volta è Clemente Rodriguez a far imprecare Silva: ‘El Tanque’ supera il diretto marcatore trovandosi solo a centro area, ma il cross dell’esterno mancino è fuori misura.
La ripresa vede gli ‘auri-azules’ riversarsi in avanti alla ricerca quanto meno di chiudere con onore. La chance migliore al 54’, quando Diaz si incarica della battuta di una punizione dai 25 metri, ma la pennellata finisce sul palo. Il Boca, passato il pericolo, cerca di controllare palla facendo correre a vuoto gli avversari e puntando sugli inserimenti dell’inesauribile Mouche, ma a dieci dalla fine suda freddo sulla bella conclusione del peruviano Ruidiaz, che fa vibrare la traversa sulla testa di Orion. E’ l’ultima emozione della gara che si chiude con la gioia indomabile dei ‘gialloblu’ che volano in finale.
Francesco Pugliese
