Premier League
La Premier definisce gli ultimi verdetti: insieme al già retrocesso West Ham, anche il Blackpool ed il Birmingham City retrocedono in Premiership. Il Blackpool perde sul campo del Manchester United campione,dopo essersi illuso di un buon inizio di gara. Infatti, dopo la rete di Park al 21’, gli ospiti ribaltano addirittura il risultato grazie prima ad Adam al 40’ e poi con Taylor- Fletcher al 57’. La classe dei red devils di Ferguson però emerge: Anderson al 63’, l’autorete di Evatt al 74’ ed il gol dell’ex golden boy Owen al 81’ decretano la vittoria dei padroni di casa, rassegnando così la squadra di Holloway alla retrocessione. Vince anche il Tottenham per 2-1 contro il Birmingham grazie alla doppietta di Pavlyuchenko, decretando così la retrocessione della squadra di McLeish (allestita per competere per l’Europa) . Sconfitta per il Chelsea di Carlo Ancelotti sul campo dell’Everton per 1-0: è Beckford al 75′ a siglare la rete decisiva. Dopo la partita il presidente dei Blues, Roman Abramovi?, decide di sollevare dall’incarico il tecnico emiliano (risulta decisivo per lui il digiuno di vittorie in Champions League nel suo biennio). Il Manchester City vince 2-0 fuori casa contro il Bolton grazie prima a Lescott al 42’ e poi al raddoppio del serbo Dzeko al 62’. Roberto Mancini, dopo la conquista dell’F.A. Cup, termina il campionato con lo stesso numero di punti del Chelsea (secondo per miglior differenza reti, qualificando così la qualificazione diretta alla prossima Champions League). Si dovrà accontentare invece l’Arsenal dei preliminari di Champions League. I gunners pareggiano per 2-2 in casa del Fulham, perdendo così l’operazione aggancio terzo posto. Colpaccio del Wigan per 1-0 contro lo Stoke City grazie alla rete di Rodallega, evitando così la retrocessione.Vince anche l’Aston Villa, che sconfigge il Liverpool per 1-0. Pari e spettacolo fra Newcastle e WBA, che fanno 3-3: triplo vantaggio per i padroni di casa, che si fanno recuperare dalla tripletta di Tchoyi. Bella vittoria esterna del Sunderland, che sul campo del già retrocesso West Ham ne fa 3 e chiude in bellezza. In virtù di tutti gli altri risultati, il Wolverhampton si salva nonostante la sconfitta casalinga contro il Blackburn per 3-2.
Liga
Con la 38esima giornata si cala il sipario sulla Liga per quest’anno: dopo aver decretato il Barcellona campione di Spagna e le retrocessioni dell’ Hercules e dell’Almeria, l’ultima squadra a retrocedere è il Deportivo La Coruna (una delle squadre storiche della Spagna). Infatti la squadra galiziana allenata da Lotina viene sconfitta fra le mura amiche dal Valencia per 2-0 con le reti di Aduriz e Soldado, retrocedendo così dopo esser stato campione di Spagna solo undici anni fa e dopo aver ben impressionato nelle sue partecipazioni alla Champions League con diverse vittorie (ricordiamo la vittoria per 4-0 con cui sancì l’eliminazione del Milan ai quarti di finale dell’edizione del 2004). Riesce a salvarsi il Real Saragozza grazie ad un’importante vittoria sul campo del Levante. Getafe e Real Sociedad non rischiano e pareggiano nello scontro diretto.Con Valencia e Villarreal già matematicamente nella prossima Champions, bisognava stabilire quali squadre si sarebbero qualificate per l’Europa League senza passare dai preliminari: ce l’hanno fatta il Siviglia, vincente per 3-2 sul campo dell’Espanyol, e l’Athletic Bilbao, 2-1 a Santander contro il Racing. In attesa di giocare la finale di Champions League contro il Manchester United, un Barcellona imbottito di riserve chiude con l’ennesimo successo, il 30° in 38 gare: il 3-1 di Malaga è merito dei gol di Bojan, Afellay e Bartra. Niente da fare per l’Atletico Madrid, cui non basta il successo per 4-3 sul campo del Maiorca (tripletta di Aguero. Nonostante la mancata vittoria della Liga, il Real Madrid di Mourinho si può consolare con un Cristiano Ronaldo da record. Il portoghese firma una doppietta nell’8-1 con cui il Real strapazza l’Almeria (la tripletta di Adebayor, la doppietta di Benzema e il sigillo di Joselu completano il tabellino delle merengues) e arriva a quota 40 gol nella Liga: mai nessuno era riuscito in un’impresa simile.
Gilberto D’Alessio
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