“Lascio il Borussia Dortmund a fine stagione perché non mi sento più l’allenatore perfetto per il club. Non me ne vado perché sono stanco e non farò un anno sabbatico, però non ho parlato con nessuno”. Jürgen Klopp, con poche parole, sconvolge una tranquilla mattinata post Champions, con una bomba che agita direttori sportivi e mercatari di tutta Europa.
“Il percorso che abbiamo intrapreso insieme negli ultimi sette anni con grande successo si chiuderà a fine stagione – dice Joachim Watzke, amministratore delegato del Dortmund – Tra noi c’è un rapporto molto speciale e Jurgen può stare sicuro che avrà l’eterna gratitudine di tutto il Borussia”.
La domanda che tutti si fanno, adesso, è: che deciderà di fare Klopp? Sceglierà la Premier League o si farà tentare da un’avventura in Italia? Milan e Napoli sono alla finestra. Intanto, rispunta un video nel quale l’allenatore confessò che proprio “A Napoli ho ricevuto gli insulti più pesanti in vita mia. E…”
-Quanti soldi hai nel portafogli in questo momento?
-Non ne ho proprio!
-L’ultimo concerto al quale sei andato?
-Quello di Tim Bendzko a Colonia, non mi ricordo quando
-Un giocatore del Bayern Monaco che avresti voluto nella tua squadra?
-Gerd Müller
-L’insulto peggiore (o il migliore, dipende dai punti di vista) che hai ricevuto in vita tua?
-Non li capii, ma fu a Napoli. Qualcosa in italiano.
-Cosa c’è di bello a Gelsenkirchen?
-Non ci sono mai stato. Solo per lavoro. Sono stato a Schalke, ovviamente, ma mai a Gelsenkirchen.
-Coppa o campionato?
-Entrambe, perché no?
-Blu o rosso?
-Rosso. Io ero tifoso dello Stoccarda e il rosso era il loro colore
-Completa la frase: per un giorno, vorrei essere…
-Non riesco a fare questo gioco. Non vorrei essere nessun altro. Fatemi pensare. Chi vorrei essere? Beh, mi sarebbe piaciuto vincere Wimbledon. Chi è l’ultimo che ci è riuscito? Djokovic?
-Boris Becker.
-Sì, beh, Boris Becker nel 1985. Mi sarebbe piaciuto essere lui. Abbiamo anche la stessa età, in effetti. Sì, mi sarebbe piaciuto essere lui 29 anni fa.
-Quand’è il compleanno di Kevin Großkreutz?
-Non ne ho la più pallida idea. Fritz Lûnschemann mi ricorda i compleanni dei giocatori, sono pessimo in queste cose, non mi ricordo mai i compleanni.
-A cosa pensi, quando le cose vanno da schifo?
-Dipende dal momento. A volte, purtroppo, sono a bordo campo e non posso sbracare. Se sono a casa, è diverso. Ma, onestamente, non penso mai che tutto faccia schifo.
-C’è uno sport che non riesci proprio a guardare in tv?
-No, trovo sempre una ragione per guardare la tv. Guardo anche il dressage, durante le Olimpiadi. Anche se non so andare a cavallo e, francamente, il dressage manco mi interessa. Ma se lo danno, lo guardo.
-Hai mai visto un film porno?
-Sì. Il titolo era: “Josephine Mutzenbacker – com’era veramente”, ed era ambientato in un periodo nel quale le donne indossavano quelle gonne larghe. Sì, beh, non ricordo esattamente la trama. E comunque, avevo 16 anni, forse 15. Ero in campagna.
fonte: sandrosabatini.com
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