Mercoledì 22 maggio 2013, poco meno di due anni fa. Il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis stava definendo l’arrivo al Napoli di Rafa Benitez. In una intervista svelò tutti i suoi tentativi per sostituire Mazzarri: «Ho sentito tanti allenatori, perché ritengo importante conoscere bene la persona ancor prima che il professionista. L’aspetto umano va privilegiato: comincio a pensare che tatticamente l’incidenza di un allenatore arrivi al massimo al 15%; bisogna aver capacità nella gestione dello spogliatoio. Anche la durezza aiuta la crescita. Chi ho incontrato? Potrei dire tutti gli italiani, va’. E comunque avevo pensato anche Lopez del Cagliari, che non ha il patentino. Però non ho voluto fare alcuno sgarbo a Cellino e non mi sono permesso neppure di telefonargli. Gli altri nomi? Vi accontento subito: vero, ho parlato con Benitez ma ho anche sentito Villas Boas e Di Matteo, Pellegrini e pure Klopp, che però mi ha detto d’essere sotto contratto sino al 2016. E poi Blanc e Deschamps, che ha portato la Juventus in serie A».
Martedì 17 settembre 2013, qualche mese dopo le rivelazioni di De Laurentiis, Jurgen Klopp si trovava a Napoli per sfidare gli azzurri nella 1ª giornata dei gironi di Champions. Alla vigilia, in conferenza stampa, confermò davanti a tutti la trattativa: «Tutto vero, il Napoli mi voleva. Per me giocare nello stadio di Maradona è un’emozione incredibile».
Mercoledì 15 aprile 2015, quasi due anni dopo quelle parole, Jurgen Klopp ha annunciato l’addio al Borussia Dortmund, confermando di non voler restare a casa per un anno sabbatico. Nel frattempo al Napoli non è sicura la permanenza di Rafa Benitez, che è in scadenza di contratto e ancora non ha deciso che fare l’anno prossimo. Solo una coincidenza? Molto probabilmente sì, anche perché il tecnico tedesco istrione della panchina con gli occhiali alla moda, il marchio del vincente, la battuta fulminante e la cultura del calcio fa gola ai club di mezza Europa (Manchester City su tutti). Ma quando c’è di mezzo De Laurentiis le sorprese non sono mai da escludere…
Fonte: Corriere dello Sport
