L’addio alla Juventus di Max Allegri a fine stagione si fa giorno dopo giorno sempre più un’ipotesi concreta. L’idea di andare all’estero sta stuzzicando l’allenatore livornese che nei prossimi giorni prenderà un decisione definitiva. Il contratto con i bianconeri scade nel 2020, ma Marotta e Agnelli non hanno intenzione di trattenerlo a tutti i costi. E allora ecco, come naturale che sia, che circolano già i nomi dei papabili sostituti. Davanti a tutti sembrano esserci Simone Inzaghi e Diego Pablo Simeone. Del primo si apprezza l’ottimo lavoro che sta svolgendo in casa Lazio, un profilo giovane ed emergente come lo era Conte nel 2011. Vero che, però, manca un po’ di esperienza internazionale e qui entra in causa il tecnico dell’Atletico Madrid. Il Cholo è legato ai Colchoneros da 7 anni ed è arrivato due volte in finale di Champions League: il suo ciclo a Madrid potrebbe essere arrivato a conclusione. E in più l’argentino a Torino troverebbe Paulo Dybala “corteggiato” due settimane fa a cena nella capitale spagnola…La new entry nella lista dei possibili sostituti, però, è clamorosa e corrisponde a Carlo Ancelotti. Da giorni circola, con sempre più insistenza, la voce di un contatto tra il tecnico di Reggiolo e la dirigenza della Juve. Un sondaggio, per ora, dove Marotta sicuramente avrà posto questa domanda: “Avresti voglia di tornare a Torino?”. La risposta dell’allenatore, ora in vacanza in Canada, non è nota, ma sicuramente ci sarebbero da superare dei problemi ambientali. La sua prima esperienza in bianconero, dal 1999 al 2001, non è finita benissimo con le pesanti contestazioni dei tifosi. Poi il suo passato al Milan e le sue dichiarazioni chiare: “In Italia solo i rossoneri e la Roma”. L’accoglienza non potrà essere delle migliori, anche se è uno dei migliori allenatori in circolazione. In tema di ritorni ci sono anche Zidane e Deschamps. Il primo è legato al Real Madrid, ma il suo “mai dire mai…” ha scatenato la fantasia dei suoi ex tifosi. In più Zizou sa come si vince la Champions League, il sogno e l’ossesione di questa Juve. Difficile anche la pista che porta al ct della Francia, allenatore della promozione dalla Serie B, perché prima c’è un Mondiale da giocare e i bianconeri non possono aspettare così a lungo.
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