“Sono passati tre mesi e comincio ad avere le cose abbastanza chiare: tutti dicono che il momento è difficile, e bisogna cambiare. Poi ti giri e vedi che sei solo. La nazionale è vista solo come un fastidio: è il duro sfogo di Antonio Conte dopo la vittoria sull’Albania”. Noi proseguiamo, su 6 partite ne abbiamo vinte 5 e pareggiata una. C’è chi può storcere la bocca o meno, ma noi continuiamo a lavorare con ragazzi che lavorano per restare nel circuito della Nazionale. Noi dobbiamo stare zitti e lavorare”. Spiega: “Mi è piaciuta molto la partita, abbiamo giocato contro una squadra che ha schierato i titolari e che ha pareggiato con la Francia. Armiamoci, giovani e vecchi, non ci aiuta nessuno e dobbiamo fare da soli. Stiamo lavorando su tutti, dovete avere pazienza e fare lavorare le persone. Dovete avere pazienza. Su sei partite, 5 vinte e una pareggiata” ha aggiunto il c.t.
LAVORARE — Un Conte soddisfatto per la prestazione, ma visibilmente nervoso per le critiche piovutegli addosso dopo il pari con la Croazia. Adesso il prossimo appuntamento ufficiale è a marzo. “Cercheremo di lavorare, fare qualche riunione un po’ per capire com’è la situazione in generale – ha precisato il tecnico salentino -. Io ho bisogno di lavorare con questi ragazzi, stare 4 mesi senza di loro è un problema. Se poi la Nazionale viene dopo tutto allora mettiamoci la mano sulla coscienza”.
SCATENATO — Una giornata particolare quella del commissario tecnico. Intervistato nella mattina il tecnico si era sfogato ai microfoni di Rai Sport: “Bisogna tornare umili e apprezzare lavoro e faticare se vogliamo andare, altrimenti sarà solo l’inizio della discesa. Il calcio italiano non va nel verso giusto. Dobbiamo rendercene conto, e poi passare dalle parole ai fatti. In generale mi aspettavo più partecipazione da tutti”. Che non le ha mandate a dire. Quello del c.t. è suonato come un appello generale, che si è fatto poi mirato quando l’argomento è diventato Balotelli. Parole niente affatto tenere: “Non ho la presunzione di poterlo cambiare io – ha detto Conte – se già altri allenatori in passato non ce l’hanno fatta, dovrà rendersene conto lui stesso. Ma io non ho tanto tempo, e per certe cose ne serve”. Un avvertimento che suona veramente da ultima possibilità.
Fonte: gazzetta.it
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