Stefano Pioli si prepara ad un 2017 da protagonista. L’Inter ha chiuso l’anno con una convincente vittoria sulla Lazio che ha riaperto la corsa per la Champions, grazie anche alla doppietta di Icardi e alla perla del redivivo Banega. Di questo, ma anche del calciomercato Inter ha parlato ai microfoni di ‘Sky Sport’. Di seguito le sue dichiarazioni.
PROPRIETA’ CINESE – “La proprietà è molto presente, ci sostiene sempre in ogni sforzo, c’è uno scambio continuo di opinioni e il rapporto si sta consolidando”.
ELIMINAZIONE EUROPA – “Uscire dall’Europa League è stata una vera delusione, la situazione era già compromessa, ma in Israele ci abbiamo messo del nostro… Fare bene in Europa è importante per il futuro dell’Inter. Arrivare in Champions? Per riuscirci bisogna pensare una partita alla volta, servono tanti punti per riuscirci”.
CALCIOMERCATO – “Nel mercato di gennaio proveremo a trovare giocatori con caratteristiche che ci mancano, per vedere se possiamo rimediare ad alcune lacune. Dobbiamo ridurre il numero dei calciatori in rosa per fare crescere chi resta”.
ICARDI – “Icardi è una bellissima persona, è un esempio per tutti, un grande professionista”.
BANEGA – “A me piacciono i giocatori tecnici, lui rientra tra questi, da lui ci aspettiamo molto perché ha qualità, fino ad ora gli è mancata continuità. Un allenatore che mi ha stupito? Sarri. Un calciatore decisivo? Direi Higuain”.
Poi il tecnico è ritornato sui giorni che hanno preceduto il suo approdo in nerazzurro: “Arrivare ad allenare l’Inter non è una cosa da tutti, ma credo di esserci arrivato nel momento giusto della mia carriera. È vero che 10 anni fa allenavo già in A, ma è altrettanto vero che ho dovuto fare esperienza, ho dovuto fare conoscenza e alla chiamata dell’Inter mi sono sentito pronto e preparato. Questo è un grandissimo ambiente, con una grande storia e una grande società. Il momento è delicato e quindi sono dentro il lavoro per 24 ore al giorno. I casting? Sono uscito dal confronto con la società molto positivo perché ero stato chiaro sulle mie idee, i miei propositi, la mia conoscenza della squadra, le ambizioni. Ero soddisfatto di come era andato l’incontro. Poi è chiaro che fin quando non è arrivata la chiamata decisiva un po’ d’ansia c’era. Poi è andato tutto per il meglio”.
Conclusione dedicata alla rivelazione della sua fede nerazzurra: “È nata dalla mia famiglia, soprattutto da mio padre, che era tifosissimo della ‘Grande Inter’ di Herrera, di Guanieri, Picchi e di tutti gli altri. Io da ragazzo la prima partita che ho visto è stato un Bologna-Inter, sono cresciuto con quei colori. Il lavoro mi ha portato da altre parti, ma la passione è sempre stata quella. Da calciatore ho sfiorato l’Inter più volte, i dirigenti del Parma mi dissero che il giorno dopo sarei stato nerazzurro, ma poi la Juventus fece un’offerta migliore e diventai bianconero. Ho però realizzato il mio sogno”.
Fonte: calciomercato.it
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