Non c’è pace. Nonostante le doppie scuse di Mauro Icardi ed il comunicato ufficiale dell’Inter, la Curva Nord non ne vuole sapere di accettare il ramoscello d’ulivo. Con un nuovo comunicato il gruppo organizzato dello storico settore nerazzurro chiude in pratica la vicenda:
“Partiamo con una puntualizzazione necessaria: in molti non hanno voluto capire il motivo della nostra presa di posizione. L’episodio della maglia regalata e da noi strappata ad un bambino è frutto di fantasia. È un falso. È un’invenzione. Recepire questo concetto, nemmeno troppo difficile da verificare, avrebbe aiutato tutti. Prima ancora delle minacce di morte scritte (che, fossimo stati noi a farle, per la buona regola del ‘2 pesi 2 misure’, avrebbero significato diffide e, probabilmente, una cella). Ed invece no. Ci si è incastrati in un ‘testa a testa’ Curva contro Icardi basato su altro. Per finire poi con un classico e sempreverde ‘gli ultras sono il male del calcio’. Icardi ha chiesto scusa per aver esagerato nei toni, non per i contenuti. Icardi continua a sostenere quindi, in maniera vigliacca, la tesi di un capo Ultras che si getta su un bambino. Non ritorneremo più su questo punto. Chi vorrà quindi continuare ad utilizzare prospettive distorte e fittizie è per noi libero di farlo, consapevole però di crogiolarsi in una dimensione non appartenente alla realtà. Per noi, come per chiunque altro (speriamo), il capitano dell’Internazionale dovrebbe essere un Simbolo. Esperienza, Carisma, Umiltà, Serietà ed Intelligenza. …Picchi – Facchetti – Mazzola – Bergomi – Zanetti. Praticamente l’antitesi di Icardi. Il comunicato della Società Inter non può quindi trovare il nostro accordo. Lo capiamo. Nelle logiche, nelle motivazioni. Ma non possiamo accettarlo. Non siamo però noi a dover decidere. Ad ognuno il proprio ruolo. L’abbiamo sempre chiesto. Com’è giusto che sia. Anche se crediamo che una Società come l’Inter, esulando dal nostro pensiero, non dovrebbe permettere ad un individuo come Icardi di indossare la fascia da capitano. Non perché lo dice la Curva, semplicemente per Etica e Rispetto. La nostra Storia, onestamente, meriterebbe qualcosa di meglio. Adesso però basta. Andiamo oltre a tutto e a tutti. E soprattutto a chi ha perso l’ennesima occasione di stare zitto. Tassativamente. Icardi è un capitolo chiuso. Non ne vogliamo più parlare né sapere nulla. NON È IL NOSTRO CAPITANO. NÈ ORA, NÈ MAI. La Curva farà la Curva. Come ha sempre fatto. Già a partire dalla partita di Europa League di giovedì. Prepariamo la Voce, scaldiamo il Cuore. Le mani verso il cielo, l’Inter ha bisogno di NOI”.
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