Un addio imprevisto e imprevedibile che può aprire a scenari impensabili soltanto fino a poche settimane fa. L’addio contemporaneo di Fabio Capello e Walter Sabatini a Suning, ma soprattutto la rescissione consensuale dell’ex responsabile dell’area tecnica di Inter e Jiangsu e braccio destro sul mercato nerazzurro di Piero Ausilio ha posto in dubbio come non mai la solidità dell’intero progetto. L’addio di Sabatini, avvenuto dopo mesi di incomprensioni dovute a prospettive venute meno, all’impossibilità di coniugare l’ambizione di riportare in alto l’Inter con la politica di austerity e autofinanziamento imposto dalla proprietà cinese, lascia un vuoto di potere difficile da colmare.
Come evidenzia il collega Guido De Carolis nel suo articolo per Il Corriere della Sera, allo stato attuale delle cose al timone del club di Corso Vittorio Emanuele resta così il vecchio gruppo dirigente, col dg Gardini e l’ad Antonello ad accompagnare Ausilio, mentre per il ruolo di collante tra squadra e società si susseguono i rumors sui ritorni di Marco Branca, suggerito da Moratti, o Lele Oriali, già corteggiato la scorsa estate e poi rimasto in Nazionale. Gli scenari più preoccupanti sono però legati al chiaro disimpegno di Suning in ambito calcistico, un disimpegno che, sempre secondo De Carolis, potrebbe portare anche alla cessione dell’Inter nel caso in cui si presentasse un investitore con almeno 600 milioni di euro.
Per quanto concerne la squadra, il tecnico Luciano Spalletti, il primo che denunciò indirettamente il voltafaccia della proprietà sul mercato, la sua permanenza è molto condizionata dal conseguimento o meno della qualificazione alla prossima Champions League, mentre i tifosi non sono autorizzati ad attendersi grossi investimenti in estate. Dopo de Vrij, il prossimo acquisto a parametro zero dovrebbe essere quello dello juventino Asamoah, mentre Lautaro Martinez è un affare concluso e potrebbe essere il preludio al clamoroso addio di Icardi per ragioni di bilancio. Poi, via libera al riscatto di Cancelo del Valencia e alla trattativa per convincere il Barcellona a cedere Rafinha a cifre più vantaggiose rispetto ai 35 milioni di euro più 3 di bonus pattuiti a gennaio.
Fonte: calciomercato.com
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