Inter-Napoli, un solo verbo per entrambe le squadre: vincere. E’ la partita dei due allenatori, dei mille incroci e dei tanti significati, entrambe le squadre vogliono i tre punti per motivi diversi: l’Inter per riprendersi dalla crisi di gioco e risultati che la sta affliggendo, il Napoli per continuare sulla scorta degli ultimi risultati utili consecutivi, che hanno visto gli azzurri vittoriosi contro Sassuolo, Slovan Bratislava e Torino. Non sarà solo la partita di Benitez e Mazzarri, gli ex allenatori così diversi tra loro, ma anche quella di De Laurentiis, Moratti e Thohir, del DG Fassone e di Peppe Santoro, entrambi ex Napoli, che hanno seguito Mazzarri a Milano.
BENITEZ E MAZZARRI, CONFRONTO TRA I DUE TECNICI – Benitez contro Mazzarri, Mazzarri contro Benitez. I due coach più pagati d’Italia si sfidano in una partita dai mille risvolti, che entrambi vogliono e devono vincere. Rafa gioca con il suo 4-2-3-1, dogma beniteziano, mentre Mazzarri difficilmente si separerà mai dal suo 3-5-2. Le squadre di Mazzarri riescono ad esaltarsi in ripartenza con gli spazi più aperti ma il tecnico di San Vincenzo modella la sua idea di calcio in base alle caratteristiche dei suoi giocatori. Benitez a sua volta non abbandona mai il suo 4-2-3-1, adattando gli uomini al suo sistema di gioco. Entrambi sono in ritardo in classifica, il Napoli è partito malissimo per poi riprendersi lentamente, mentre l’Inter ha vinto solo contro Sassuolo e Atalanta, pareggiando con Torino e Palermo e perdendo rovinosamente contro Cagliari e Fiorentina. Entrambi i coach sono grandi lavoratori, Benitez è più estroverso e disposto al dialogo, mentre Mazzarri più chiuso e schivo. Lo spagnolo vive quotidianamente la realtà Napoli, vive a Castelvolturno e si fa aiutare molto dallo staff, mentre Mazzarri viveva a Pozzuoli, dal mattino fino alla sera lavorava al centro tecnico, per poi tornare a casa. Più “tecnologico” Benitez, più uomo di campo l’attuale allenatore dell’Inter. Due percorsi diversi: gavetta vera e propria per Mazzarri che è riuscito con il lavoro ed il sudore della fronte ad arrivare dalla C alla Champions League, mentre Benitez ha bruciato prima le tappe più velocemente, vincendo a Valencia e Liverpool dopo la gavetta in Spagna. Anche il modo di giocare è diverso: le squadre di Mazzarri giocano molto in ripartenza, di pressing e sulla tattica e le motivazioni, mentre Benitez si basa sul possesso palla e la manovra, giocando anche di velocità e con le ali. Inter-Napoli sarà anche la partita di Marek Hamsik, pupillo di Mazzarri e punto fermo del suo Napoli, i due amici saranno nemici per una notte.
FASSONE, L’EX DG – “Napoli mi diede un’opportunità importante: ero alla Juventus – dice il dg dell’Inter Marco Fassone, ex Napoli – e avevo affrontato il progetto stadio, lo avevo portato a termine. De Laurentiis mi offrì la direzione generale del club. Una stagione della mia carriera, grazie alla quale Massimo Moratti ha poi scelto di puntare su di me all’Inter. E per come poi sono andate le cose, il passaggio di testimone a Thohir e il mio ruolo nell’avviamento del nuovo club è decisamente l’esperienza più importante fatta finora. Napoli? Sarà una partita delicata, il Napoli ha una rosa molto forte, grazie agli investimenti importanti fatti dal presidente De Laurentiis, soprattutto l’anno scorso. Noi veniamo da due sconfitte, sarà necessario mantenere la lucidità e la freddezza necessaria in campo. Mazzarri, come sempre, prepara la gara in maniera meticolosa. Gara da ex anche per l’allenatore? Rispettiamo Napoli come una tappa importante della nostra vita professionale, oggi siamo all’Inter e in campo non ci saranno sentimentalismi. Il presidente si è espresso più volte rinnovando piena fiducia al mister. Crede nel suo progetto tecnico, Mazzarri – conclude il dg nerazzurro – è salvo“.
PALACIO-HIGUAIN, AMICI-NEMICI – “Giocare con Higuain? E’ sempre bello avere al fianco giocatori forti, perché automaticamente si alza pure il tuo livello. Purtroppo anche con Higuain ci sono state poche occasioni. In Nazionale è lui il titolare mentre io sto in panchina e, in generale, quando entro è per prendere il suo posto. Diciamo che è capitato soprattutto in allenamento. Comunque mi trovo bene con lui e siamo amici. Mondiale? Sicuramente non è facile digerire una sconfitta del genere. Ma è altrettanto vero che è stato bello giocare una partita così importante e prestigiosa, essere lì e fare parte di un momento straordinario. Alla fine mi è rimasta soprattutto la contentezza per aver raggiunto quel traguardo. Era da tempo che l’Argentina non arriva alla finale di un Mondiale (dal Mondiale in Italia del 1990, ndr). Eravamo tutti arrabbiati per avere perso. Ma con la testa fredda, resta la sensazione e la convinzione di avere fatto un percorso spettacolare. Sì, assolutamente. E’ la prima punta, quello che fa più gol. Ma anche gli altri attaccanti del Napoli sono forti”.
PROBABILI FORMAZIONI: INTER: L’Inter ha perso alcuni pezzi per la strada nelle ultime settimane: in primis Osvaldo, successivamente il napoletano D’Ambrosio. Kovacic e Nagatomo non sono al meglio, dovrebbero giocare, ma sono in dubbio, gli altri infortunati sono Jonathan e Campagnaro. Tra porta e difesa le uniche certezze: Handanovic difenderà i pali e il terzetto difensivo sarà composto da Ranocchia, Vidic e Juan Jesus. Il centrocampo è il reparto con le maggiori incertezze: gli unici sicuri del posto sono Dodò a sinistra e Hernanes, mentre Nagatomo e Kovacic sono in dubbio e Medel in ballottaggio con M’Vila. In attacco ci sarà Icardi e alle sue spalle uno tra Palacio e Guarin, con “El Trenza” favorito sul colombiano.
NAPOLI: Qualche dubbio attanaglia anche Benitez, che deve fare a meno del suo miglior centrocampista, Walter Gargano, che ieri si è fratturato uno zigomo e che sarà costretto a saltare una partita che per lui ha molto significato. Non potrà prendersi rivincite “El Mota”, al suo posto ci sarà uno tra Inler e Jorginho al fianco dello spagnolo David Lopez. In porta Rafael, in difesa Maggio, Albiol, Koulibaly e uno tra Zuniga, Ghoulam e Britos. Alle spalle di Higuain agiranno Callejon, Hamsik e Insigne, favorito su Mertens.
ARBITRO E TIFOSI – L’arbitro del match sarà Daniele Orsato della sezione di Schio, a Milano non è prevista un’ondata di tifosi azzurri, visto che fino ad ora sono stati venduti pochi biglietti e 4600 sono ancora invenduti. Sono previsti molti tifosi partenopei trapiantati al Nord.
A cura di Dario Gambardella.
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