Sono attese per il 25 agosto le offerte dei private equity per una minoranza della media company dei diritti tv della Serie A. Ma già si può dire che l’unica proposta che potrebbe sfidare i fondi nell’assemblea dei presidenti della Confindustria del pallone è quella ideata da Aurelio De Laurentiis, presidente del Napoli.
Il progetto, che prevede lo sviluppo di una media company senza cedere azioni, avrebbe catalizzato l’interesse di alcuni club (Udinese e Fiorentina) e prevede introiti per 20 miliardi in 6 anni dai diritti tv: piano ambizioso, ma che De Laurentiis ritiene realistico, dove all’inizio sarebbe necessario il finanziamento di una banca (si parla di Unicredit o Intesa Sanpaolo) di circa un miliardo. La banca sarebbe poi tutelata dal flusso di incassi, mentre la Lega potrebbe assicurarsi contro eventi eccezionali come il Covid, magari presso i Lloyd’s di Londra. De Laurentiis punta a trasferire nel calcio la sua conoscenza del mondo cinema e a lasciare poi un costo di distribuzione alle diverse piattaforme (come Sky e Netflix) che trasmetteranno la Serie A.
fonte: Carlo Festa per Il Sole 24 Ore
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