È arrivato, ha visto e, per il momento, non ha vinto. In pochi mesi, appena nove, a Londra si aspettavano che fosse in grado di risollevare le sorti di una squadra da tempo all’angolo del calcio inglese. E così, alla faccia della pazienza british, la stampa britannica ha già preparato il proprio personale Brexit per Maurizio Sarri. Già, dodici mesi dopo, i fans del Chelsea si scoprono di nuovo insofferenti con l’uomo in panchina. Un anno fa era Antonio Conte, ora è l’ex tecnico del Napoli.
Il Daily Mail guida la crociata anti-Sarri: scrive, ieri, che sarebbero più di 400 i titolari di biglietti che avrebbero messo all’asta i posti per la partita di Premier dell’8 aprile prossimo contro il West Ham. Poco importa se si tratti di uno dei tanti derby di Londra. Per il match del 21 aprile, contro il Burnley, gli abbonati disposti a rinunciare al proprio diritto di andare allo stadio sarebbero addirittura 700. La prossima partita casalinga del Chelsea è in programma il 3 aprile contro il Brighton: per quell’occasione dovrebbero essere solo 150 gli abbonati assenti a Stamford Bridge. Sembra humor inglese, roba da Mister Bean, invece è proprio vero: c’è chi si è stufato del calcio di Sarri. Di solito, quando iniziano a girare queste voci, c’è sempre qualcuno del Chelsea che ci soffia sopra. Lì, conta solo una persona. Abramovich a parte: ovvero Marina Granovskaia, la grande burattinaia. Che ha sempre mostrato stima per Sarri ma che, bisogna dire, è assai sensibile agli umori dello Stamford Bridge.
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