E’ destinata a far discutere l’ennesima invasione di campo di Mario Ferri, per tutti “Il Falco“. L’italiano è entrato sul terreno di gioco al 16′ di Belgio-Usa con le scritte “Save Favelas Children” e “Ciro vive”, ma la bufera riguarda la modalità di ingresso allo stadio. IlFalco infatti è entrato a Salvador con un pass per disabili. L’ennesimo scandalo dopo i due tifosi pizzicati ad alzarsi in piedi nonostante una sedia a rotelle dopo i gol di Brasile e Argentina.
Non si è fatta attendere la reazione della Fifa, che è intervenuta attraverso le parole del segretario generale Jerome Valcke: “E’ una vergogna, questa persona è il peggiore esempio e deve essere punita”. Mario Ferri, l’invasore, spiega all’Ansa i motivi della sua scelta: “Utilizzare la carrozzella, fingendo di avere un piccolo gesso alla gamba, era l’unico modo per arrivare a bordo campo. Moralmente non è un bel gesto, chiedo scusa a chiunque si sia offeso. Ma era l’unico modo per lanciare due messaggi di pace: uno per i bambini delle favelas e l’altro per il tifoso napoletano ucciso, e chiedere un calcio pulito”.
Ferri afferma di aver ricevuto messaggi di solidarietà dai tifosi del Napoli. Non può lasciare il Brasile perché le autorità locali hanno bloccato il suo passaporto e sarebbe in attesa della cauzione per la libertà. “Ha affidato il mio caso a un avvocato di Isernia che, dall’Italia, sta cercando tutte le strade per difendermi”. Il Falco aveva anche postato su Facebook un video in cui, nel dettaglio, è illustrato il momento che precede l’invasione: “Ecco il video pre-invasione dove ho finto di essermi operato al ginocchio e di conseguenza potevo accedere vicino al campo! Era l’unica soluzione!” spiegava già il ragazzo.
Fonte: sportmediaset.it
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