L’iniziativa promossa dall’ADISS Onlus di Caserta, già nota nel territorio napoletano per aver varato un progetto simile nel quartiere Stella di Napoli, apre oggi le porte del campo Albricci dell’Arenaccia ai bambini. “Free Children”, appoggiato anche dall’Associazione Ferrara Cannavaro, dalla Fondazione Banco di Napoli e ospitato dal Comando Militare Campania, permetterà a 40 bambini di usufruire delle strutture presenti all’interno dell’impianto, in un quartiere per troppo tempo lasciato senza spazi e senza iniziative. L’ADISS continua la propria battaglia per dare spazio alla gioventù partenopea. Lo ricorda la guida dell’associazione Onlus, Clementina Ferraiolo: “Lo sport unisce, aiuta, insegna le regole, è un’attività fondamentale per i bambini, soprattutto per quelli che non ne avrebbero la possibilità. Questa è una giornata importante per ‘Free Children’, per la nostra squadra di calcio; una scuola gratuita che aiuti le famiglie, i genitori, nella crescita dei propri figli”.
Tanti gli applausi e le ovazioni da parte dei bambini e dei genitori presenti all’arrivo del sindaco De Magistris, che ancora una volta si mostra in prima linea nell’appoggiare progetti di utilità sociale e che abbiano come primi beneficiari i bambini. Uno sport che unisca e che diverta, ecco quanto augurato dal Primo cittadino che ha dichiarato di avere in programma la ristrutturazione e il recupero di altre strutture sportive della città. “Complimenti al progetto e a coloro che hanno saputo portarlo avanti, a dimostrazione che a Napoli non ci vuole molto per fare tanto – dichiara il Sindaco – bisogna aprire più spazi ai bambini, ai giovani, in una città ricca di spazi vuoti che devono essere riempiti. Sport vuol dire generosità e uguaglianza, in campo si è sempre tutti uguali, ma bisogna esserlo anche fuori, nella società, dove diversità significa ricchezza. Abbiamo l’intento di aprire maggiormente tali strutture alla città, soprattutto per coloro che altrimenti non potrebbero accedervi; su questa linea il progetto di ristrutturazione del Collana, grazie ad una collaborazione da parte di privati, del Palargento e del San Paolo. Progetti che non saranno dedicati, però, al solo calcio; ci sono tanti sport in cui la Campania ha sempre fornito eccellenze”
Dal 2003 l’ADISS ha già permesso a numerosissimi bambini napoletani e casertani di giocare a pallone gratuitamente, ma il risultato di oggi vede il ruolo fondamentale della partnership con le Parrocchie di S. Alfonso e S. Atanasio e della figura del Parroco Raffaele Pescicolo, postosi in prima linea nella realizzazione di un’iniziativa fondamentale per la crescita, non solo sportiva, ma in primo luogo umana delle future generazioni partenopee. “Uno sport che unisca, un diritto per tutti, inteso come un mezzo che ha realmente il potere di cambiare le esistenze” questo l’obiettivo posto da Vincenzo Ferrara, guida della Fondazione Ferrara Cannavaro, che ha sostenuto l’iniziativa, “Appoggiamo e lo faremo anche in futuro – continua Ferrara – progetti che aprano il territorio ai cittadini, che lo rendano disponibile a tutti.”
Si sa che a Napoli dietro un pallone c’è sempre un bambino che corre, il calcio ha la capacità di avvicinare le persone, soprattutto in una città che vive di tale sport. E’ sempre meglio che un bambino sia per strada a giocare, piuttosto che davanti la televisione a guardare programmi scadenti, come ricorda anche il Sindaco, ma sarebbe bello se ognuno di questi bambini avesse un luogo adatto per farlo. Progetti di tale entità hanno un valore unico per il progresso della città: tifiamo per questi bambini, tifiamo per il futuro di Napoli.
Dalle nostre inviate Anna Trapanese e Maria Villani
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