Giornata giallorossa, la consapevolezza di sfidare la squadra più nobile del campionato, la voglia di ribadire la propria leadership. La settimana del Benevento non può prescindere da questi temi e l’attesa cresce man mano che ci si avvicina alla sfida. Reduci dallo stesso risultato, sia pure maturato in circostanze diverse, sanniti e salentini ripongono in questo confronto grandi speranze. Il Lecce ha ancora negli occhi il blitz di Salerno e vorrebbe fare il bis. Il Benevento conserva il primato solitario in classifica, ma lotta contro l’emergenza che gli ha fatto perdere il sonno nelle ultime settimane e anche qualche punto prezioso. Brini non ha fatto una piega neanche quando la dea bendata lo ha privato contemporaneamente di tre centrocampisti su quattro della dotazione in organico. Il tecnico non ama piangersi addosso, piuttosto gli piace aggredire i problemi e risolverli senza lamentarsi. E’ stato così domenica al Torre. Ogni altro allenatore avrebbe posto l’attenzione sulle tante assenze e sulla formazione rabberciata e costruita con un bel pizzico di fantasia. Lui ha preferito puntare il dito sull’atteggiamento iniziale della squadra che con gambe molli e mente svagata si è lasciata aggredire dalla Paganese di Sottil. Ora le chiede esattamente il contrario.
Contro il Lecce certi atteggiamenti possono essere pagati a caro prezzo. I giocatori l’hanno capito. «Le occasioni a dire il vero non ci sono mancate – ha detto Umberto Eusepi – soprattutto nel finale quando eravamo in dieci contro nove. Forse c’è mancata un po’ di aggressività e abbiamo dovuto accontentarci di un punto». Le attenuanti non sono da poco però, tante assenze si finisce col pagarle: «Stiamo pagando l’emergenza dovuta a infortuni e squalifiche. Non è mai facile sacrificarsi in ogni partita come facciamo noi, ma siamo un gruppo compatto e ci aiutiamo sempre a vicenda per ottenere un risultato positivo». L’assenza di Doninelli e De Falco a centrocampo ha finito col penalizzare anche il gioco degli avanti. «Facciamo di necessità virtù. E poi il tecnico è bravo a fare scelte che non pregiudichino gli equilibri della squadra». Arriva il Lecce. Con 25 partite ancora da giocare è davvero fuori luogo indicare questa sfida come una tappa decisiva sulla strada che conduce alla B. Ma è un confronto che nessuno vuole perdere: «Dovremo sfruttare il fattore ambientale. Dopotutto siamo ancora primi in classifica e abbiamo voglia di rimanerci». La squalifica di Celjak impone a Brini nuove scelte anche per la difesa. Probabile che sia Padella a spostarsi sull’out destro per far fronte all’assenza del croato. Migliora la situazione a centrocampo: al rientro Vitiello, cresce la condizione di Allegretti.
Fonte: Corriere dello Sport
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