Le polemiche scaturite dai frequenti casi di ‘goal non goal’, che anche in questo campionato non sono fino ad ora mancati, hanno indotto la Lega Calcio a scegliere venerdì scorso il protocollo della Goal Line che sarà utilizzato a partire dal prossimo anno anche nel nostro torneo: sarà l’ Hawk Eye, lo stesso già in uso in Inghilterra e che tra un anno farà il suo esordio anche in Germania.
In via Rosellini dimostrano di avere le idee chiare: come dichiarato dal presidente Maurizio Beretta a ‘La politica nel pallone’, programma in onda su Gr Parlamento, l’obiettivo sarebbe quello di anticipare l’utilizzo della tecnologia addirittura alla finale di Coppa Italia in programma il 7 giugno a Roma.
C’è anche il progetto di effettuare una sperimentazione iniziale anche durante i playoff di Serie B, anche se in questo caso tutto dipenderà dai costi. In vista del prossimo anno si potrebbe vedere la Goal Line non solo in campionato ma anche in Coppa Italia a partire dai quarti di finale, anche questa ipotesi però è legata ai fattori economici dell’iniziativa.
“La Goal Line risolverà realmente il problema del goal non goal – spiega Beretta – e ci è parsa la tecnologia migliore: ci saranno 14 telecamere dislocate e non invasive che chiariranno tutti i dubbi”. Il presidente della Lega si lascia poi andare ad un’affermazione sibillina: “All’arbitro sarà lasciata la libertà di decidere in merito ad alcuni episodi“, probabilmente riferendosi ad eventuali malfunzionamenti del sistema. Sulla questione arbitri di porta ha aggiunto: “Ne abbiamo parlato con il designatore Uefa Collina, per capire qual’è la posizione a livello europeo: abbiamo avuto riscontri molto interessanti”.
Fonte: Goal.com
