Mercato aperto due mesi (almeno ufficialmente) ma in realtà sono tre e mezzo, o quasi. Eppure si aspettano gli ultimi giorni per mettere a segno i colpi “definitivi”, quelli che devono dare un vero volto al mercato. Perché? Domanda a cui non è difficile rispondere. Meglio aspettare, perché proprio come nel commercio comune i prezzi scendono negli ultimi giorni(stesso concetto dei saldi) e perché con la scadenza in vista i club si fanno prendere più dall’ansia rispetto ai tempi normali.
Quindi possibile che con la scadenza imminente si “badi alle ciance”, come si suol dire. Meno margini di trattativa più possibilità di fare un affare? Forse. Ma intanto sale l’ansia dei tifosi, e le opportunità si perdono. Il Napoli ha scelto di temporeggiare all’inverosimile. È vero che i colpi importanti erano stati impostati ad apertura di mercato (Koulibaly e Gonalons, poi sfumato) ma come spesso accade le cose non sempre vanno come si vuole. Sono bastati un paio di piani saltati e il mercato è diventato complicato.
Vero che si giudica dopo l’ultimo giorno, ma quanti tifosi pensavano di giocare il play off di Champions League con Britos sulla fascia sinistra e Gargano a centrocampo? Siamo partiti a giugno col sogno Mascherano, poi la suggestione Fellaini. E si è finiti con Gargano. Qualcosa, in effetti, non quadra.
Fonte: Giovanni Scotto per calciomercato.com
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