Il gol di Zapata potrebbe aver definitivamente “condannato” Stefano Pioli. L’impressione è che siano davvero poche le possibilità di riconferma per il 51enne tecnico parmigiano. Due punti nelle ultime quattro gare hanno ridimensionato ambizioni e classifica di una squadra che ora rischia seriamente di restare fuori anche dall'”Europa minore”, un potenziale disastro sportivo che non troverebbe alibi nemmeno nel complicatissimo inizio di stagione con De Boer. Al di là dei numeri, a rendere critica la posizione di Pioli ci sono soprattutto le ultime insufficienti prestazioni con Sampdoria, Crotone e appunto Milan. Tre gare pessime, sia tecnicamente sia a livello di personalità. In particolare, disastrosa ieri la gestione troppo rinunciataria del doppio vantaggio contro un Milan sicuramente ben organizzato e dal grande cuore, ma allo stesso tempo per nulla impressionante sotto il profilo tecnico e dell’aggressività. E in effetti è forse il caso che in Pinetina inizino a “pesare” attentamente anche i vari giocatori in rosa, alcuni dei quali probabilmente sopravvalutati e non all’altezza di un club che l’anno prossimo avrà l’obbligo di centrare un posto Champions.
PROSPETTIVE — Pioli resta aggrappato alla speranza di un miracoloso bottino pieno nelle prossime sei gare con annesso ingresso diretto in Europa League, “il vero obiettivo che gli è stato chiesto”, hanno più volte spiegato i vertici nerazzurri. Non è detto che possa bastare. Anche perché i giochi per la programmazione della prossima stagione si faranno in gran parte entro inizio maggio, c’è poco da fare. È allora impensabile che l’Inter non si stia già muovendo in altre direzioni. E dalla Spagna emerge forte la voce di un nuovo massiccio tentativo con Diego Simeone. In questo senso potrebbe risultare importante il lavoro diplomatico del vice presidente Zanetti, grande amico e “sponsor” del Cholo. In corso Vittorio Emanuele sono pronti all’offerta super, strategia che in contemporanea verrebbe usata anche con Antonio Conte. Impresa oggi ai limiti dell’impossibile quella di strappare l’ex c.t. azzurro al Chelsea, ma l’Inter metterebbe sul tavolo la proposta della disperazione: cinque ricchissimi anni di contratto e pieni poteri in Pinetina, alla Mourinho per intenderci. Altri nomi: Sampaoli, Spalletti, Jardim e Marco Silva, portoghese che guida l’Hull City. Se si liberassero Simeone o Conte, il cambio sarebbe automatico. Pioli potrebbe invece ancora respingere gli altri assalti con 18 punti e il quarto-quinto posto finale.
Fonte: gazzetta.it
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