E’ una stagione drammatica per il Parma, un club che può vantare non solo un’ottima storia condita da vittorie importanti ma anche un buon vivaio ricco di ragazzi interessanti. Uno di questi è sicuramente Marco Castagna, attaccante classe ’98 degli Allievi Nazionali che ha impressionato tutti gli addetti ai lavori al torneo di Arco di Trento dedicato alla memoria di Beppe Viola. La gara che non dimenticherà mai è sicuramente quella contro il Milan che ha dato al Parma l’accesso alla semifinale contro la Juventus persa 4-3 in maniera molto rocambolesca.
Per Castagna era una sorta di derby personale visto che ha affrontato nel Milan La Ferrara, suo compagno di squadra ai tempi della Mariano Keller. Con la maglia numero 10, Marco ha sciorinato tutto il suo repertorio, il bottino parla chiaro: un gol, due assist e due pali. Attaccante rapido, dotato di ottima tecnica, è schierato in più ruoli da mister Fausto Pizzi, che lo propone talvolta da esterno destro d’attacco nel 4-3-3 oppure come seconda punta pronta a muoversi alle spalle del bomber Bruschi. Castagna è alla terza stagione al Parma, è arrivato nella categoria Allievi Nazionali dopo le esperienze nei Giovanissimi e negli Allievi Lega Pro, concluse con ventidue gol in due anni.
Prima del trasferimento in Emilia, l’avventura alla Mariano Keller conclusa con la vittoria del campionato Giovanissimi regionali fascia B, l’ultimo trionfo conquistato con la realtà che l’ha formato sotto l’aspetto calcistico da quando aveva cinque anni. Giocatore elegante, dotato di visione di gioco, capace sia nella rifinitura che nella conclusione, Castagna aveva attirato l’attenzione dell’Inter prima del Parma. La società nerazzurra l’aveva bloccato per poi portarlo a Milano al compimento dei quattordici anni, dopo averlo più volte visionato, ma il trasferimento saltò. Prima dell’Inter, Castagna aveva disputato vari provini al Genoa, alla Roma, al Napoli. Preferì cambiare aria, emigrare al Nord, lontano dalle possibili distrazioni della sua città e scelse la società nerazzurra ma poi l’operazione non si concretizzò. Il Parma allora decise di puntare fortemente su Castagna e di farlo crescere nel proprio vivaio.
Così sono arrivate tre stagioni intense, di ottimo livello, che l’hanno portato ad essere seguito da molte realtà di A e di B. A novembre anche la convocazione per il torneo dei Gironi dell’Under 17e, quindi, la soddisfazione e l’emozione di indossare la maglia della Nazionale e di oltrepassare le porte del centro di Coverciano. L’attaccante napoletano, seguito dall’agente Paolo Palermo, è felice della sua avventura al Parma ed aspetterà l’evolversi della situazione in Emilia prima di prendere qualsiasi decisione. Castagna è un ragazzo determinato, pronto a realizzare i suoi sogni. E’ il classico scugnizzo, che conosce le insidie e le difficoltà di ogni percorso, abituato a prendersi le responsabilità, cresciuto in una famiglia umile che gli ha insegnato il valore del sacrificio, l’idea che i risultati si raggiungono con l’applicazione e la passione. Giuseppe, suo fratello più grande, era un talento che non è riuscito ad esplodere a causa di un infortunio al ginocchio, Marco vuole farcela anche per lui, per continuare una tradizione familiare e realizzare così anche i suoi sogni.
Fonte: Ciro Troise per gianlucadimarzio.com
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